L’obiettivo è uno ed uno solo, quello di mettersi alle spalle la sfortunata stagione dello scorso anno quando il fantasista panamense era giunto nel Salento per far fare il salto di qualità ai giallorossi e condurli per mano in serie B, ma poi aveva terminato tristemente la stagione in panchina.
Bollini, a differenza di Mister Pagliari, non lo vedeva e quando lo utilizzava, anziché schierarlo in attacco, preferiva, viste le tante emergenze, a dire il vero, metterlo sull’esterno del centrocampo, affidandogli compiti di contenimento che proprio non erano e non sono nel dna del giocatore.
Ma adesso tutto è alle spalle. Intorno al Lecce si respira aria nuova e Antonino Asta, chiamato dal Bassano a guidare il Lecce al ritorno nella categoria cadetta, in più di una circostanza con le parole e adesso anche con i fatti ha dimostrato di voler puntare sul panamense, utilizzandolo da trequartista.
“In questi giorni stiamo lavorando sodo – dice dal ritiro il piccolo e funambolico attaccante. Come tutti i ritiri anche questo è pesante per i carichi, ma stiamo svolgendo un buon lavoro e fino a questo momento è andato tutto bene. Mister Asta fin dal primo giorno ci ha fatto capire cosa vuole da noi, si vede che è uno che vuole vincere. Lui è uno schietto, chiaro che vuole un calcio veloce e offensivo.’
Ma quando c’è da parlare della posizione in campo, Eric Herrera non perde tempo e le sue puntualizzazioni le fa tutte. Meglio mettere in chiaro sin dall’inizio le proprie qualità, per evitare poi di ritrovarsi ai margini del gruppo: ‘A livello di posizione in campo sono nato trequartista o seconda punta, poi nel tempo ho anche giocato da esterno. Mi trovo bene come trequartista, dove il mister mi sta impegnando in questi allenamenti e posso assicurare che farò del mio meglio per fare bene. Questo qui è un periodo particolare con il calciomercato aperto fino alla fine di agosto, ma già il nostro è un buon gruppo, compatto, ci troviamo bene tra di noi. ‘
La memoria, nella chiacchierata di fine luglio, va poi, come è ovvio che fosse, alla stagione scorsa, alle poche luci e alle tante ombre: ‘ Il campionato dello scorso anno ci ha insegnato che bisogna avere continuità. Ci è capitato di disputare grosse prestazioni contro avversari di un certo spessore, ma poi perdere punti importanti con squadre meno blasonate. L’insegnamento è che bisogna affrontare tutte le gare con la stessa mentalità.’