Il giallorosso salentino è più acceso di quello campano. Il Lecce vince e va a -3 dalla vetta

Il Lecce risponde alle critiche della scorsa settimana per il pareggio interno con il Catanzaro e vince in casa della capolista. Grandi marcature di Salvi e Abruzzese. Dopo il gol di Padella all’80’ il Lecce rischia qualcosa, ma porta in casa 3 punti d’oro.

Al Ciro Vigorito di Benevento va in scena il big match della 14ma giornata del Girone C di LegaPro: di fronte due delle pretendenti più accreditate al salto di categoria. Da una parte i giallorossi campani guidati da Mister Fabio Brini e reduci da 13 risultati utili consecutivi (in pratica il Benevento non ha mai perso in quest'anno), dopo aver pareggiato per 2 a 2 a Pagani nell'ultima di campionato. Gli ospiti, invece, allenati da Franco Lerda sono reduci da un campionato altalenante, in cui alternano prestazioni all'altezza del rango e della rosa a partite di incomprensibile impalpabilità: i leccesi sono reduci soprattutto dal 2 a 2 interno con il Catanzaro di D'Urso, risultato che brucia dopo che i salentini erano passati in vantaggio per 2 a 0.

Prima di oggi, Benevento e Lecce si sono incontrati nella loro storia per 16 volte: 6 vittorie del Benevento, 6 vittorie del Lecce e 4 pareggi.

Brini ha il suo da fare per tenere in campo una squadra fatta di giocatori che amano più offendere che difendere: tenere tutti insieme Camapagnacci, Agyei, Alfageme, Marotta ed Eusepi (e Mazzeo quando subentra a Vitiello) non deve essere facile. Scognamiglio viene recuperato in difesa. Nel Lecce, ancora non c'è posto per Fabrizio Miccoli che tutti si aspettavano dal primo minuto; in attacco Carrozza a destra, Moscardelli al centro, Doumbia a sinistra. In mezzo al campo, accanto a Filipe Gomes spazio per Salvi e Papini. Niente da fare per Lepore e Sacilotto. In difesa tutto come da copione.

Il primo tempo è quasi un monologo leccese, il Benevento non c'è, reagisce soltanto ai gol del Lecce con nervosismo e rabbia, ma non ci sono grandi idee in campo-. E infatti si chiude la prima frazione con il vantaggio del Lecce di ben due marcature che sarebbero potute essere di più se i giallorossi avessero sfruttato meglio i contropiedi.

La cronaca: all'8' Moscardelli si incunea in area su lancio di Papini ma deve uscire Pane per mettere in calcio d'angolo. Al 9' colpo di testa di Papini su calcio d'angolo di Carrozza, alto sulla traversa. Peccato, il centrocampista rientrante era libero, ma l'impatto con la sfera non è dei più precisi.Capovolgimento di fronte e su cross di Vitiello deve spazzare Abruzzese di petto. All'11' il Lecce passa: gran tiro dalla distanza di Stefano Salvi, classe 87', e Pane viene sorpreso. Un tiro da quasi trenta metri, sul quale il portiere si lascia sorprendere ma anche i difensori campani non sono esenti da colpe perchè lasciano troppo spazio al centrocampista salentino. Lucioni al 14' prova il grande colpo da lontano ma finisce in curva. Carrozza al 15' prende palla dalla metà campo arriva ai 25 metri e spara, traiettoria difficile, Pane mette ancora in angolo. Abruzzese al 17' raddoppia: tiro cross di Carrozza dalla sinistra, salta Moscardelli e prende l'incrocio dei pali. Fermi i difensori campani, ma sveltissimo sottoporta invece il capitano Abruzzese che deposita in porta, in scivolata. Insomma due gol, già dopo diciassette minuti la dicono lunga. Anche Vitiello ci prova da lontano al 17' su respinta di pugno di Caglioni dopo un calcio d'angolo battuto da Campagnacci ma la palla finisce sempre in curva. Martinez salva sulla linea al 21' dopo che Alfageme aveva innescato Marotta, ma era tutto ferma per fuorigioco, pericolo sventato comunque. Eusepi al 22' preova a saltare i centrali leccesi dribblando in area ma è sfortunato nel rimpallo e la sfera finisce a Caglioni. Fallo di Lopez su Alfageme al 25', piccolo parapiglia e punizione di Campagnacci, onnipresente sui calci piazzati: Lucioni sembra arrivarci ma commette fallo prima di colpire. Punizione per il Lecce, insomma. Ottima diagonale di Lopez al 27' che rimedia ad una leggerezza dei centrali in disimpegno. Al 30' Pezzi cincischia in area invece di tirare in porta e Martinez libera, un minuto più tardi contatto Eusepi-Abruzzare nell'area del Lecce ma l'arbitro Baroni di Firenze lascia proseguire. Al 32' Carrozza regala un contropiede alla difesa campana, mentre avrebbe potuto puntare e tirare. Difetto di fabbrica degli esterni giallorossi che difettano spesso di concretezza.Marotta al 34' dal limite dell'area piccola chiede il fallo di mano di Abruzzese, niente da fare; l'azione continua, cross di Pezzi, colpo di testa di Scognamillo (poco prima ammonito dall'arbitro) e palla alta sulla traversa da pochi, pochissimi passi.Doumbia al 37' sempre in contropiede impegna debolmente il portiere con un tiro da lontano, anzichè puntare ancora di più verso la porta. Al 38' esce Vietiello ed entra Mazzei: fuori un centrocampista, dentro una punta. Brini la vuole raddrizzare. Doumbia ammonito al 44' per un entrata inutile quanto pericolosa su Padella.

Nel secondo tempo il Lecce scende in campo con lo stesso piglio del primo, ma al 50' Marotta si divora un gol davanti a Caglioni, facendo fallo di sfondamento su Mannini. Moscardelli al 54' si divora il tris grazie alla bravura del portiere campano che gli chiude lo specchio nel momento del tiro in porta. Al 54' tiro da lontano di Eusepi, troppo debole per impensierire l'estremo difensore leccese. Al 56' ammonito anche Filipe Gomes per un fallo di gioco in mezzo al campo. Al 60' il portiere leccese, Caglioni, viene ammonito per perdita di tempo, ma la partita sembra che non debba mai salire di intensità. Il Lecce è ordinato, il Benevento è troppo confusionario. Al 65' è la volta di Della Rocca che prende il posto di Moscardelli. Le squadre si annusano ma il risultato sembra sempre inchiodato; la squadra di Lerda sembra dare l'impressione di controllare ma all'80' capitola con Padella che raccoglie il cross di Campagnacci che dall'inizio della partita si danna a servire i compagni. Ovviamente la partita cambia e si passano gli ultimi dieci minuti a soffrire: il pubblico spinge i padroni di casa e il Lecce comincia a sentire la paura che accada un'altra situazione simile a quella avvenuta in casa con il Catanzaro. Lerda si copre e inserisce Vinetot all'84' al posto di Papini e subito dopo Lepore al posto di Salvi. Carrozza e Della Rocca devono reggere tutto il peso dell'attacco e riescono a dire la loro, ma soprattutto si devono sacrificare dietro quando all'88' viene espulso Filipe Gomes. Solo paura per i leccesi ma nemmeno 4 minuti di recuperono cambiano il risultato. Lecce batte Benevento 2 a 1



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