Serie A, perdono Empoli e Venezia. Il Lecce stasera a Bergamo per la partita della vergogna

Bisogna vedere come il Lecce saprà reagire a questa difficile prova, in una serata che lascia il sapore di ingiustizia e di insensibilità.

Una domenica di Serie A che sorride, almeno sulla carta, al Lecce. Le dirette concorrenti per la salvezza, Empoli e Venezia, incassano due sconfitte che potrebbero rivelarsi pesanti in chiave classifica. L’Empoli di D’Aversa cade 2-1 al ‘Franchi’ contro una Fiorentina in forma, che prima segna con Adli e Mandragora e poi incassa il ritorno dei biancoazzurri con Fazzini ma alla fine del match si impone nel derby toscano. Il Venezia di Di Francesco, invece, non riesce a sfruttare il fattore campo e cede 0-2 al Milan (gol in apertura dell’ americano Pulisic e in chiusura del messicano Gimenez), vedendo allontanarsi la possibilità di conquistare punti preziosi tra le mura amiche.

Questi risultati, in circostanze normali, avrebbero potuto rappresentare un’iniezione di fiducia per il Lecce, atteso stasera da una trasferta proibitiva sul campo dell’Atalanta di Gasperini. Tuttavia, il clima che accompagna la sfida del Gewiss Stadium è tutt’altro che sereno. La partita è stata ribattezzata da più parti come “la partita della vergogna”, un appellativo forte che nasce dalla controversa decisione della Lega Calcio di Serie A di non accogliere la richiesta del Lecce di un ulteriore rinvio dell’incontro.

La tragica e improvvisa scomparsa del fisioterapista del Lecce, Graziano Fiorita, un uomo che ha servito i colori giallorossi per più di 20 anni) ha scosso profondamente l’ambiente giallorosso. Il club salentino, comprensibilmente, aveva chiesto un rinvio per poter elaborare il lutto e affrontare la partita in un momento di maggiore serenità. La Lega, ha mostrato la sua ‘vicinanza’ (si fa per dire…) con un posticipo di sole 48 ore ed ha mantenuto ferma la data odierna per la disputa dell’incontro anche se perfino il Ministro dello Sport Abodi si era espresso in senso contrario.

Una decisione che ha scatenato la dura reazione del presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani. Il numero uno del club non ha nascosto la sua amarezza e la sua indignazione per una scelta giudicata irrispettosa nei confronti del dolore della società e della famiglia di Fiorita (ricordando che il corpo di Graziano non è ancora rientrato nel Salento per le esequie). Le sue parole, cariche di frustrazione, hanno trovato eco in gran parte dell’opinione pubblica e tra i tifosi, che faticano a comprendere la rigidità della Lega in una situazione così delicata.

Nonostante il peso emotivo e la difficile situazione, il Lecce sarà chiamato a scendere in campo stasera a Bergamo. La squadra di Marco Giampaolo dovrà trovare la forza interiore per onorare al meglio la memoria di Graziano Fiorita e per cercare di ottenere un risultato positivo contro un’Atalanta lanciatissima e in piena corsa per un posto in Champions League.

La partita si preannuncia quindi carica di tensione e di significati che vanno oltre il semplice aspetto sportivo. Resta da vedere come il Lecce saprà reagire a questa difficile prova (leggi le formazioni in campo), in una serata che, per come si è sviluppata, lascia un amaro sapore di ingiustizia e di mancata sensibilità. Il campo, come spesso accade, sarà l’unico giudice, ma il ricordo di Graziano Fiorita accompagnerà inevitabilmente ogni azione dei giocatori giallorossi.

La nota dell’Us Lecce: i giallorossi in campo con un’anonima casacca bianca

L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.

Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno.

Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona.

La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato.

La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.

Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.

Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente’.



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