Lecce, Bollini si presenta: ‘Centrare un risultato importante, ma senza l’esasperazione di conseguirlo’

Questo pomeriggio l’incontro con la stampa per la presentazione del nuovo tecnico giallorosso. Per lui contratto anche per la prossima stagione. Poste le basi per il futuro.

C'è voluto un po' di tempo tra prendere la decisione, dare vita all'accordo e comunicare l'ufficialità della scelta ma, finalmente, a metà mattinata di oggi la notizia è arrivata. Alberto Bollini sarà il nuovo allenatore del Lecce in sostituzione di Dino Pagliari a cui la sconfitta subita ad opera della Reggina è stata fatale.
 
La notizia della volontà della famiglia Tesoro di liberarsi del tecnico marchigiano è iniziata a circolare già poche ore dopo la debacle calabrese, il giorno tutte le testate hanno dato il mister in partenza e ieri, con una nota stampa, la comunicazione dall'esonero.
 
Alberto Bollini, fino a qualche giorno fa Responsabile del Settore Giovanile della Lazio, due scudetti quando sedeva sulla panchina della Primavera biancoceleste, arriva dopo un'importante trattativa che nel pomeriggio di lunedì sembrava essersi arenata a causa del veto posto dal presidente dei capitolini, Claudio Lotito, che non voleva lasciar partire, destinazione Lecce, il suo tesserato. Poi, con il trascorrere delle ore, l'ammorbidimento e il via libera al trasferimento.  
 
Non sarà un compito facile quello del neo trainer chiamato a restituire carattere, gioco e risultati ad una squadra che al momento non occupa nemmeno l'ultima posizione utile per l'accesso ai Play Off e salvare una stagione che al momento si configura come il terzo buco nell'acqua compiuto dagli imprenditori di Spinazzola.
 
“Ringrazio mister Pagliari per il lavoro svolto. Non è arrivata la svolta sperata e per questo abbiamo deciso di cambiare. Mister Bollini è una persona  propositiva, più adeguato alla rosa ed è una scelta di prospettiva in quando abbiamo ingaggiato molti  giovani. Ha un contratto di un anno e mezzo sarà sicuramente lui l'allenatore anche per la prossima stagione”, ha affermato il responsabile dell’Area Tecnica giallorossa, Antonio Tesoro al momento della presentazione.
 
“Siete molto più numerosi voi giornalisti che i componenti del Settore Giovanile”, ha affermato il nuovo trainer con una battuta.  
 
“C'è attesa da parte di questa storica piazza, il tempo è poco e cercherò, insieme a tutti, di sfruttalo al meglio. Ci sono 15 partite, ma lavoreremo con tanto impegno ed entusiasmato e, soprattutto, serenità che è ciò di cui ha più bisogno l'ambiente.
Questo periodo deve essere formativo e costruttivo, non mi tiro indietro davanti alle responsabilità e al risultato, faremo di tutto per centrare un esito importante, ma senza l’esasperazione di conseguirlo. Tutto ciò dovrà essere una base per un lavoro di prospettiva, all’interno della squadra c'è un mix di gioventù ed esperienza e si può creare un Lecce entusiasmante sia per  il presente che per il futuro.
 
Con Lotito ha un grande rapporto, fondato su una stima professionale. La Lazio è stata un'esperienza importante sia lavorativa che umana e i risultati non si conseguono se alla base non c’è un buon rapporto personale. C'è stato un momento di difficoltà, ma in maniera leale e corretta ho parlato a Lotito di tutte le tappe che hanno accompagnato la trattativa. Lunedì c'è stato un tergiversare da parte sua, ma io ho spinto molto per intraprendere questa esperienza e ho chiesto con forza questa liberazione sportiva che il presidente mi ha lasciato andare.
 
Allenare questa prima squadra sarà entusiasmante perché si respira calcio in tutto. Quando entro in campo, poi, inizio a compiere il mio mestiere. Qui c’è uno stadio affascinate, storico, ma bisogna fare i fatti sul campo.
 
Dal primo approccio avuto ho trovato una squadra reattiva, disponibile e seria e per quel che riguarda il modulo, si, è vero, in carriera ho giocato spesso con il 4-3-3, ma senza estremismi. Sono due concetti nel gioco del calcio: la fase di possesso e quella di non possesso e lavorerò tantissimo su queste nozioni basilari
 
Per fare bene ci sarà bisogno del supporto di tutti a partire dagli ambienti societari  e mi affiderò molto alle persone che conoscono l’ambiente, voi giornalisti compresi. Qui c'è una curva importante, una tifoseria molto affezionata. Se il tifoso vuole bene alla squadra e vuole il suo bene deve trasmettere serenità e tutti dovremo fare in modo di conseguirla.
 
Moscardelli e Miccoli vanno rispettati per quanto hanno dato al calcio, ma ad oggi i curriculum servono solo per il prestigio e non per il presente ciò che serve è altruismo, voglia di fare. Moscardelli e Miccoli saranno i primi ad avere responsabilità e sarà importante possedere tanta esperienza per favorire l’inserimento  dei giovani.
 
Ripeto il risultato lo cercheremo con tutte le forze senza, però, esserne esasperati. Se il mio lavoro sarà più importante per il presente o per il futuro? Per me il secondo non può prescindere dal primo, quindi, adesso, bisognerà pensare alla gara di domenica che, in questo momento, è la più importante. Bisognerà fare di tutto per ribaltare la classifica.
 
Per quel che riguarda lo staff tecnico ho avuto modo di tastare la professionalità di chi è attualmente in organico e mi affiderò a lui, per il resto ho intenzione di accompagnarmi a due collaboratori che sono intenzionato ad inserire aspettiamo di sistemare i contratti e poi farò i loro nomi.
Per quel che riguarda il mercato dato indicazioni su alcuni nomi, ma facendo un'analisi è un approfondimento con il direttore era necessario intervenire sugli esterni e la società penso che lo abbia fatto. Sono arrivati ragazzi con quelle caratteristiche.
 
Riguardo, poi, al mio rapporto con i calciatori lavoro molto sul campo ed esigo tanto, ma ho detto loro che la mia porta è sempre aperta, quindi, se hanno qualcosa da dire anche di non piacevole preferisco che vengano a parlarne con me piuttosto che vedere musi lunghi.
 
Gli allenamenti saranno programmati in base al giorno di campionato in cui si giocherà e all’orario della gara. Sono per lasciare le porte aperte, ma per quanto si tratta della seduta di rifinitura concedetemi il minimo sindacale per chiudere le porte”.



In questo articolo: