Lecce, emergenza attacco. Che fine ha fatto Herrera?

Il panamense arrivato a gennaio dalla Paganese sembrava destinato a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel nuovo Lecce pensato da Antonio Tesoro. Buone prestazioni con Pagliari, ma poi è arrivato l’accantonamento targato Bollini.

Bollini le ha provate tutte per cercare di risolvere il problema di un attacco senza attaccanti: ha pensato di accentrare Doumbia, a mettergli accanto Gustavo, ad inserire a partita in corso Embalo, perfino il giovane, giovanissimo Manconi, talento ancora inespresso, almeno sulle sponde salentine.

Nulla, il Lecce non riesce a tirare in porta e le uniche occasioni che crea, malgrado un centrocampo a cinque con Bogliacino che talvolta sembra pure ispirato, arrivano solo dalle palle inattive, da calcio di punizione o corner sui quali viene chiamata a saltare la contraerea difensiva.

Il goal con il Benevento è arrivato da un colpo di testa di Papini su calcio di punizione, mentre, i pericoli maggiori a Melfi sono giunte dalle inzuccate dei difensori sui calci d’angolo battuti.

Eppure è chiaro che senza Moscardelli e con un Miccoli in molto precarie condizioni fisiche c’è poco da fare, non si arriva mai a sostenere il gioco d’attacco, a puntare la porta avversaria, a mirarla, a rendersi pericolosi.

Un Lecce, insomma, spuntato al quale sembra davvero difficile riuscire a giocarsi la sfida Play Off.

Ma Bollini, a dire il vero, proprio tutte non le ha provate, poiché in queste settimane di sua permanenza in Salento, c’è un calciatore che spazio sembra non proprio trovarne nei suoi schemi, malgrado la penuria di calciatori nella rosa a seguito delle falcidiazioni del Giudice Sportivo dopo la bruttissima sconfitta di Catanzaro.

Stiamo parlando di Eric Herrera, 23enne di Panama City, il furetto giunto nel mercato di riparazione dalla Paganese con tante aspettative e che, nelle sue prime partite, quando in panchina c’era Dino Pagliari, non solo aveva dato il suo contributo, ma aveva anche segnato.

L’arrivo del tecnico di Poggio Rusco, ha segnato la quadratura della difesa e del centrocampo, ma al contempo la mesta uscita di scena del panamense che di spazio ne ha trovato davvero poco.

Ora è lecito chiedersi: possibile che senza Moscardelli, con un Doumbia fumoso, con un inesperto Gustavo, proprio non possa esserci posto in attacco per un calciatore che conosce la categoria e che qualche goal più degli altri lo ha segnato?

In più di una circostanza Bollini ha lodato le sue qualità, salvo poi la domenica spedirlo puntualmente in panchina. Eppure con il Benevento il suo ingresso aveva dato vivacità al gioco offensivo del Lecce. Dalla sua punizione era arrivata la rete di Romeo Papini ma, evidentemente, non è bastato per guadagnarsi un posto da titolare.

Domenica il derby con il Foggia allenato da De Zerbi sembra quasi un’ultima spiaggia. Trovarlo nell’undici iniziale dovrebbe essere qualcosa più di una speranza.



In questo articolo: