Lecce, la prima sconfitta di Bollini, ma forse non è tutto da buttare

Con la Casertana arriva il primo stop da quando il tecncio di Poggio Rusco siede sulla panchina giallorossa. Passo indietro da parte della compagine salentina. Oggi ripresa la preparazione in vista della sfida di venerdì contro la Juve Stabia.

Ecco il Lecce che non ti  aspetti. Nella difficile trasferta di Caserta il tecnico dei salentini, Alberto Bollini, manda sul campo di battaglia la stessa formazione che ha battuto il Messina  con una sola missione da compiere e cioè quella di  espugnare la fortezza del "Pinto".
 
La contesa è aspra ma il Lecce non ha nei suoi talenti la stessa lucidità dimostrata nelle ultime tre vittorie, infatti, Embalo  sulla fascia non riesce quasi mai ad emergere lo  fa solo al sesto minuto del primo tempo mandando a sbattere sulla traversa il pallone a portiere battuto. La difesa è solidissima, guardinga pronta a respingere ogni tentativo di attacco dei locali che spesso finiscono per imbrigliarsi negli schemi che i calciatori salentini tessono minuto dopo minuto. Sull'unico errore commesso dalla retroguardia leccese la Casertana si porta in vantaggio con Cissè,  che dopo essere stato messo  a tu per tu con Caglioni  con  un passaggio filtrante di Rajcic, insacca con una zampata.
 
Ad onor del vero è stato il Lecce a rendersi pericoloso nei primi 15 minuti di gioco prima con Embalo e poi al 7mo con Moscardelli che sfiora il vantaggio dal limite dove trova pronto  Fumagalli per la respinta. Al 19mo la Casertana recrimina per un fallo da rigore inesistente non fischiato dall'arbitro e per le successive proteste finisce sul taccuino del direttore di gara Marano. Al 27mo i falchetti con Rajcic si rendono pericolosi in area giallorossa il cui tiro, però, si spegne sul fondo. Al 28mo  il Sig. Piccinno mostra a Salvi il cartellino giallo per un fallo ai danni di un calciatore del Caserta. Al 43mo Diakite per infortunio lascia il posto a Cunzi che diverrà, per il resto della partita, un pericolo costante per la retroguardia salentina.  Al 46mo Abruzzese, per un fallo di mano, viene ammonito e sul seguente calcio di punizione Mancino spedisce alto il pallone sulla traversa.
 
I primi 45 minuti terminano col punteggio di parità con le due squadre che per tutto l'arco del primo tempo sono apparse equilibrate, organizzate e vogliose di ben figurare.
 
La seconda frazione di gioco si apre con la Casertana più incisiva nella manovra con Diakite e Cissè che mettono in qualche occasione scompiglio nell'area salentina senza però impensierire più di tanto il portiere Caglioni. Al 51mo brutto intervento falloso di un difensore locale sulla caviglia di  Papini che lascia il terreno di gioco in barella e il posto a Filipe Gomes. AL 58mo su cross di Gomes in area di rigore Sacilotto di testa impegna seriamente Fumagalli che d'istinto respinge in angolo. Al 64mo Casertana in vantaggio con Cissè. Al 67mo fa il suo esordio in maglia giallorossa Manconi che rileva Salvi. Il Lecce dopo il gol non reagisce con veemenza e non riesce nemmeno  più ad imbastire azioni degne di nota .   Al 75mo Agodirin  prende il posto di Mancino per la Casertana. A questo punto Bollini rischia il tutto per tutto e butta nella mischia anche Fabrizio Miccoli per uno spento Moscardelli che non gradisce. Infatti negli ultimi minuti di gioco, compresi i cinque di recupero, il Lecce appare meno incisivo in fase avanzata e le sue azioni si spengono senza sussulti negli ultimi sedici metri. Il triplice fischio dell'arbitro sancisce la prima sconfitta dell'era Bollini,  ma a volte più che una vittoria da tre punti conta una vittoria morale qual è quella conquistata da voi a Caserta.

Ivan Vedruccio



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