Ma avete visto «el clasico» di Spagna? In Italia il calcio fa annoiare

Mentre al Santiago Bernabeu di Madrid si giocava questa sera el clasico de Espana tra Real Madrid e Barcellona, in Italia andavano in scena Catania-Juventus e Lazio – Milan. Da una parte l`essenza del calcio al suo piè¹ alto livello, dall’altra la consapevolezza di un declino irreversibile. Da un lato emozione sportiva allo stato puro, dall’altro l

Mentre al Santiago Bernabeu di Madrid si giocava questa sera "el clasico de Espana" tra Real Madrid e Barcellona, in Italia andavano  in scena Catania-Juventus e Lazio – Milan. Da una parte l`essenza del calcio al suo più alto livello, dall'altra la consapevolezza di un declino irreversibile. Da un lato emozione sportiva allo stato puro, dall'altro la noia che spesso ti spinge a cambiare canale. Da un lato squadre infarcite di campioni, dall'altro compagini scadenti in cui i cosiddetti top player te li devi cercare con il lanternino.

A Madrid succede di tutto e finisce, volendo esagerare a tutti i costi, 4 a 3 per gli ospiti: il Barca passa in vantaggio con Iniesta, poi Benzema pareggia e porta in vantaggio i Blancos. Ma prima del fischio finale del primo tempo, Messi, il solito Messi, ovvero la Pulga, se ne inventa una delle sue e pareggia. Secondo tempo: il Real passa di nuovo, su rigore, con Cristiano Ronaldo, poi due rigori per i blaugrana e La Pulce non solo sigla una tripletta, tanto per non dimenticare come si segnano gol a grappoli, ma soprattutto fa vincere lo scontro al Barcellona. In testa alla classifica della Liga adesso ci sono tre squadre, raccolte in un solo punto: Atletico Madrid, Real Madrid e Barcellona.

Tre grandi allenatori, Simeone, Ancelotti e Martino, per un finale di stagione esaltante.

In Italia? Beh, il paragone è imbarazzante. La Juve ha quasi quindici punti di distacco dalla seconda. Eccezion fatta per i bianconeri di , che cominciano a risparmiarsi per i quarti di Europa League, tutto il resto è noia. Difese imbarazzanti, attacchi sterili, pochi campioni, arbitri scarsini. Altro? Basta così, per il momento. Ma con questi auspici non rosei ci accingiamo a disputare i prossimi mondiali brasiliani. Certo quelle competizioni così sono tutta un`altra cosa. Ma il Campionato è un po' il brodo di coltura per una nazionale. Cesare Prandelli certamente ci stupirà me segnali che ci spingano ad un ottimismo sconsiderato non se ne vedono.



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