
Mentre al Santiago Bernabeu di Madrid si giocava questa sera "el clasico de Espana" tra Real Madrid e Barcellona, in Italia andavano in scena Catania-Juventus e Lazio – Milan. Da una parte l`essenza del calcio al suo più alto livello, dall'altra la consapevolezza di un declino irreversibile. Da un lato emozione sportiva allo stato puro, dall'altro la noia che spesso ti spinge a cambiare canale. Da un lato squadre infarcite di campioni, dall'altro compagini scadenti in cui i cosiddetti top player te li devi cercare con il lanternino.
A Madrid succede di tutto e finisce, volendo esagerare a tutti i costi, 4 a 3 per gli ospiti: il Barca passa in vantaggio con Iniesta, poi Benzema pareggia e porta in vantaggio i Blancos. Ma prima del fischio finale del primo tempo, Messi, il solito Messi, ovvero la Pulga, se ne inventa una delle sue e pareggia. Secondo tempo: il Real passa di nuovo, su rigore, con Cristiano Ronaldo, poi due rigori per i blaugrana e La Pulce non solo sigla una tripletta, tanto per non dimenticare come si segnano gol a grappoli, ma soprattutto fa vincere lo scontro al Barcellona. In testa alla classifica della Liga adesso ci sono tre squadre, raccolte in un solo punto: Atletico Madrid, Real Madrid e Barcellona.
Tre grandi allenatori, Simeone, Ancelotti e Martino, per un finale di stagione esaltante.
In Italia? Beh, il paragone è imbarazzante. La Juve ha quasi quindici punti di distacco dalla seconda. Eccezion fatta per i bianconeri di