Rebus Lecce, con chi giochiamo domenica?

Per la serie storie incredibili. A tre giorni dall?inizio dei campionati di calcio si attende ancora il verdetto sui ripescaggi. Il Lecce pensa alla Lupa Roma, ma sogna ben altri avversari

Accadono strane cose nel calcio di oggi. Può accadere che a meno di 72 ore dall’inizio della stagione calcistica 2014 – 2015 il Lecce non sappia ancora se giocherà in Lega Pro ( come dovrebbe avvenire al 99 % ) o in serie B, se si dovessero avverare le ottimistiche previsioni e le speranze celate sotto le mentite spoglie di un ripescaggio.
E’ mai possibile? E se dovesse essere accettata l’ipotesi di un salvataggio del Lecce, così come l’avvocato Sticchi Damiani ha inteso asserire con un ulteriore istanza legale magnificamente istruita, cosa accadrebbe? Accadrebbero cose turche e cioè che il Lecce dopo aver allestito una squadra per la serie C, dopo aver studiato in ritiro le avversarie del girone di serie C e dopo aver preso confidenza psicologica con una nuova stagione di terzo livello si ritroverebbe in mezzo alle grandi, all’improvviso, in quel torneo cadetto che certamente è più consono alla storia calcistica leccese degli ultimi 40 anni.

Ma che gioco è questo? Nell’imminenza di un campionato, che rimane pur sempre un fatto serio per chi fa calcio di mestiere e per il tifoso appassionato, non è accettabile non poter conoscere la sorte che avremo in sorte.

E’ ridicolo che la Federazione nazionale non abbia saputo osservare i ritmi giusti e rispettare termini e scadenze, lasciandosi andare a continui rinvii. Anzi, è vergognoso.
Potrebbe essere un danno il salvataggio, pensiamoci, perché la squadra eventualmente ripescata potrebbe non avere dalla sua le armi e gli anticorpi giusti per affrontare, d’un tratto, squadre magari più attrezzate o, come si dice, di categoria superiore, e quello che adesso sembra un bel sogno, dopo qualche giornata potrebbe trasformarsi in un incubo.

La suggestione ci piace, il Lecce torna in B per “grazia ricevuta” (sarebbe infatti una vera e propria grazia) e comincia a fare quello che faceva fin da quando siamo nati, a giocare con squadre più degne di menzione rispetto a quelle che abbiamo scoperto negli ultimi due anni e che purtroppo ci hanno anche beffati.

Certo sarebbe un modo per rivedere la B senza troppe passioni e sofferenze.



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