Ricordatevi di essere italiani

Manca solo una settimana all’inizio dei campionati mondiali di Calcio in Brasile. Tutti riscoprono il sentimento di unità nazionale quando gioca la Nazionale. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul pallone

Fra sette giorni comincia l’evento sportivo più importante del mondo. Per gli italiani sicuramente più importante delle stesse Olimpiadi, e cioè i mondiali di Calcio.

In queste ore c’è chi sta rincorrendo i calendari delle partite e chi va alla ricerca degli orari delle dirette televisive. Tantissimi appuntamenti vengono annullati o se possibile posticipati, niente può reggere al confronto della partita della Nazionale italiana durante i campionati del mondo.

Gli eventi televisivi più seguiti, quelli che hanno fatto registrare gli ascolti record in Italia, hanno sempre riguardato  le partite della Nazionale che, come sappiamo, superano di gran lunga gli ascolti di qualsiasi fiction tv, del festival di Sanremo, e perfino della recente diretta della Messa  di canonizzazione dei due papi.

Il codice genetico del popolo italiano non mente e la prova del DNA dimostra chiaramente la nostra origine. Certo nessuno grida più “Forza Italia”, perché Berlusconi si è appropriato del titolo, ma si può usare il surrogato “Forza Azzurri”.

Nessuno si sottrae, nemmeno gli antagonisti del gioco più bello del mondo, o i meno appassionati di sport, e per fortuna sono davvero pochi, pochissimi, gli sprovveduti che rinunciano a seguire la partita della Nazionale di calcio.

Negli uffici si riorganizzano gli orari di lavoro, nelle parrocchie si spostano gli orari delle attività e addirittura dei riti sacri, ove possibile, convegni, congressi e riunioni di lavoro si anticipano o si posticipano. La diretta dell’Italia è sacra.

Negli alberghi si predispongono le sale video per seguire le partite, mentre bar, ristoranti e pub si attrezzano con grandi monitor e tutto il necessario. Agli angoli delle città spuntano bancarelle per la vendita di bandiere tricolore, magliette azzurre e cappelli bianchi, rossi e verdi.

E’ il bello dei Mondiali di calcio. Più sarà lunga l’avventura della Nazionale italiana più aumenterà la gioia, la soddisfazione e l’orgoglio di essere italiani.
Il calcio è un generoso compromesso di tenuta politica, niente unisce il Paese come il pallone.

Ricordiamoci allora che è bellissimo essere italiani.
 



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