Numeri da record per l’evento che quest’anno è giunto alla sua sesta edizione all’insegna dello sport. Per le vie del centro cittadino tanti podisti hanno colorato con le loro magliette una domenica un po’ grigia, senza sole.
Per la mezza maratona di 21,097 chilometri organizzata dall’associazione Asd Gpdm con il patrocinio del Comune di Lecce, fino a ieri sera le adesioni erano di circa 2000 podisti, ma era possibile iscriversi anche in mattinata prima dell’inizio della gara.
Come sempre c’è stato spazio anche per chi ha il fiato un po’ più corto, magari perché poco allenato, con la gara da 10,8 chilometri e la non competitiva “Corri e Cammina nel barocco” da 7 chilometri: da Santa Croce al Duomo, da Porta Rudiae a Porta Napoli, i partecipanti come da tradizione hanno potuto correre tra i monumenti della città, godendo delle bellezze artistiche del barocco.
Una vera e propria festa dello sport, sia di chi lo esercita con costanza sia di chi vuole mettersi alla prova in allegria. Il centro della città, quindi, questa mattina era transennato, con buona pace degli automobilisti che solitamente raggiungono il cuore di Lecce per la consueta passeggiata domenicale.
Per chi ha tagliato il traguardo per primo nelle gare competitive, riuscendo a raggiungere il podio, maglietta e medaglia di riconoscimento.
A vincere sarà comunque la solidarietà, sì perchè parte degli introiti saranno destinati a fini benefici. Grazie all’associazione di volontariato ‘Leccentrica’, presieduta da Manuela Laudisa e impegnata da luglio 2015 nel progetto defibrillatori nelle scuole, il ricavato delle iscrizioni andrà a favore dei più piccoli che frequentano le scuole del territorio, nell’ottica di salvare giovani vite grazie ai defibrillatori. La campagna di solidarietà ha visto scendere in campo Albano Carrisi che ha donato alla manifestazione 1000 magliette dedicate al’evento, acquistabili con un contributo minimo di 5 euro.
Non sono però mancate le polemiche al termine della corsa. A riassumerle nel suo intervento il segretario del Pd di Lecce, Fabrizio Marra, che non ha condiviso la scelta dell’amministrazione di far correre i podisti della mezza maratona tra le auto del traffico (su alcune arterie infatti era stato consentito il transito delle vetture sulla corsia opposta a quella in cui venivano fatti confluire i runners).
‘Vedere migliaia di persone correre in mezzo alle auto e allo smog – ha scritto Marra in un comunicato – per alcuni tratti come su viale Gallipoli, viale dell’Università e via Calasso, lascia comprendere, a differenza di analoghe manifestazioni in altre città d’Italia, quali Roma, Milano, Firenze e Bari, che il capoluogo salentino sia culturalmente molti decenni indietro rispetto ad un’idea di mobilità compatibile con l’ambiente e lo sport. Infatti in tutte le altre manifestazioni dello stesso tenore nei diversi centri urbani, di gran lunga più estesi per dimensioni rispetto a Lecce, l’interdizione ai veicoli a motore durante il periodo di svolgimento delle attività sportive e per tutto il loro percorso è totale.'
