Show di Conte a Stamford Bridge, il suo Chelsea batte il West Ham ed è primo

È stato accolto con cori e un’immensa bandiera bianca rossa e verde l’allenatore leccese Antonio Conte chiamato a guidare il Chelsea. I Blues battono 2-1 il West Ham e sono primi in Premier League.

Per uno che è un vincente dalla nascita, la nuova esperienza come allenatore in Premier League del Chelsea di Roman Abramovich non poteva che avere inizio con una vittoria.

Il leccese Antonio Conte inizia con i tre punti la sua avventura in Inghilterra; a regalargli il trionfo, nel derby con il West Ham, all’88mo un calciatore da lui subito rigenerato: lo spagnolo Diego Costa.
 
E vai con l’esultanza che lo ha reso famoso in tutto il mondo. incontenibile, senza limiti, quasi fosse stato lui a siglare il gol vittoria, Conte si lancia sul pubblico alle sue spalle con abbracci e pacche sulle spalle.

Due file dietro di lui, così come agli europei in Francia la moglie Elisabetta e la figlia Vittoria che insieme a lui avevano già esultato alla prima marcatura dei Blues su un penalty trasformato dal Hazard. Nel mezzo del film la delusione per il pari firmato da Collins e una serie infinita di sollecitazioni agli atleti da bordo campo: “Move the ball”, “Wait, wait!”, “Go, Go, Go”, “Up!!!”, “Fill the space”.

Conte, archiviata l’esperienza con la Nazionale italiana, parte con il piede giusto in Premier ed esulta insieme al suo staff, tra cui figura anche l’altro salentino doc Tiberio Ancora, più volte inquadrato dalle telecamere. Per adesso c’è il primo posto in campionato, in quella che è League più seguita al mondo dove figurano ben quattro allenatori italiani. Oltre a lui, infatti, ci sono il campione in carica Claudio Ranieri, l’ex Udinese Francesco Guidolin e l’ex Napoli e Inter Walter Mazzarri.

Dopo l’annata disastrosa del campionato 2015/2016, il magnate russo Abramovich ha scelto il salentino Conte per rilanciare una delle squadre più forti al mondo, almeno sulla carta. Dare gioco e anima a tanti talenti che l’anno scorso hanno fallito può sembrare una mission impossibile a tanti, ma non certamente ad Antonio Conte.



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