59 minuti, meno di un’ora, sono bastati a Falvia Pennetta, tennista brindisina 33enne, a battere, anzi, a demolire, nella semifinale degli Open degli Stati Uniti, Simona Halep, numero due del ranking mondiale e ad aggiudicarsi il diritto ad accedere all’atto finale del torneo statunitense, quarta prova del Grande Slam.
Nel corso degli scambi non c’è stata quasi mai storia, la tennista salentina, fidanzata con il collega, anch’egli italiano, Fabio Fognini, ha abbattuto la collega romena con il punteggio di 6-1 6-3, raggiungendo quello che al momento è il risultato più importante della sua carriera, almeno per quel che riguarda il singolo, la prima finale di un torneo del Grande Slam. Nel 2013, sempre a Flushing Meadow la sua avventura si era fermata a un passo, in semifinale.
Una gara senza particolari apprensioni quella condotta dall’italiana che ha avuto un leggero cedimento solamente nel corso di una decina di minuti del secondo set, riuscendo, però, a riprendere in mano il bandolo della matassa e a vincere l’incontro.
Con quella conquistata oggi, per quel che riguarda il tennis femminile italiano è la quarta finale in una competizione dello Slam, dopo quella vittoriosa di Francesca Schiavone al Roland Garros 2010, la finale persa sempre dall’atleta milanese nel 2011 e la finale persa da Sara Errani, sempre a Parigi, nel 2012 contro Maria Sharapova.
È in corso di svolgimento, intanto, l’altra semifinale che vede opposte la numero 1 al mondo, Serena Williams, a un’altra italiana la 32enne, Roberta vinci. Se la tennista di Taranto riuscisse a battere la collega statunitense, sarebbe derby di Puglia.
