Crema di peperoncino piccante, una delizia da spalmare sul pane

Rossi, gialli, grandi o piccoli, i peperoncini piccanti sono un ingrediente immancabile in cucina. La ricetta della crema è ideale per conservare questa bontà e utilizzarla fuori stagione.

I peperoncini piccanti sono una vera delizia per chi ama i sapori forti. Ripieni con acciughe e capperi, tagliati a pezzettini e conservati sott’olio o sott’aceto, ridotti a crema da spalmare sul pane caldo o mangiati interi sono un un condimento ideale per i palati coraggiosi. Ridotti in crema con altri ingredienti dal sapore deciso, come l’aglio e la menta, i peperoncini piccanti conservano il loro gusto intenso e arricchiscono il sapore del piatto. Da provare sulla frisella.

Crema di peperoncino piccante

La ricetta è di un anziano signore, nostro affezionato lettore che da anni prepara la conserva di peperoncino piccante sott’olio. Come accade sempre

quando si tratta di preparazioni tradizionali, esistono molte varianti. C’è chi usa, ad esempio, i capperi. Chi non mette le foglie di menta, chi toglie i semini prima di mettere i peperoncini a macerare o aggiunge anche l’aceto. Tanto dipende dal gusto personale e da come nonne e mamme hanno tramandato la ricetta.

Ingredienti

  • 1kg di peperoncini piccanti
  • sale
  • aglio
  • mentuccia
  • olio di oliva
  • vasetti di vetro.

Procedimento:

  1. Lavate e asciugate bene i peperoncini. Tagliateli con le forbici in piccoli pezzettini e riponeteli in una ciotola grande. Salateli e lasciateli riposare per 3-4 ore, avendo l’accortezza di girarli ogni tanto.
  2. Dopo il tempo di macerazione aggiungete le spighette di aglio ben pulite e la menta. Aggiungete nella ciotola capiente tanto olio fino a ricoprire tutti gli ingredienti completamente. Prendete un mix (o un frullatore) e riducete a crema tutti gli ingredienti.
  3. Una volta che i peperoncini saranno in una consistenza cremosa, metteteli nei vasetti di vetro (attenzione a sterilizzarli) avendo l’accortezza di non riempirli fino all’orlo. Aggiungete dell’altro olio finché il composto sia coperto per bene, ma cercate di lasciare ancora dello spazio perché nel tempo potrebbe aumentare di volume e quindi fuoriuscire.
  4. Una volta terminata questa operazione, non chiudete ermeticamente i vasetti, ma lasciate il coperchio appoggiato sul vasetto di vetro fino alla mattina dopo. Se il composto dopo un’intera nottata non è aumentato di volume, potete aggiungere altro olio e chiudere bene il coperchio.
  5. Conservare in un luogo fresco, lontano da fonti di calore, perché la crema di peperoncini piccanti potrebbe andare a male e di conseguenza non essere più utilizzabile in cucina..

Consigli

Durante l’operazione di macerazione tenete il recipiente in un luogo fresco, lontano da fonti di calore, perché i peperoncini potrebbero guastarsi. Cercate di non far surriscaldare troppo il mix, facendo delle pause mentre frullate gli ingredienti. Non siate timorosi nell’abbondare con aglio e menta perché il gusto finale sarà equilibrato dalla piccantezza dei peperoncini e dall’equilibrio dato dall’olio.

Varianti

Una variante interessante del peperoncino sott’olio è il peperoncino piccante in agrodolce, conservato cioè sott’aceto di vino bianco con qualche spicchio di aglio se sono da utilizzare dopo tanti mesi, o in una miscela di acqua, sale, aceto e portati a ebollizione per qualche minuto, se utilizzati immediatamente e consumati in breve tempo. Chiaramente non vanno frullati, ma tagliati in pezzi o messi interi nei vasetti di vetro.

Senza eccedere nelle quantità, il peperoncino ha diversi beneci sulla salute: favorisce la circolazione sanguigna, la digestione e ha anche proprietà antinammatorie. Si dice anche che i peperoncini piccanti siano afrodisiaci, ma per esserne certi potete sperimentare da voi, magari realizzando questa ricetta e poi consumando questa gustosa conserva insieme alla persona che amate.

Attenzione alla sterilizzazione dei barattoli

La preparazione domestica di conserve alimentari è un’abitudine diffusa nel nostro Paese che affonda le radici nella tradizione rurale e che resiste ancora oggi attingendo al bagaglio delle conoscenze tramandate di generazione in generazione. Non solo “preparazione”, anche la conservazione deve avvenire con cura per prevenire i rischi, botulismo alimentare in primis che può causare intossicazioni anche pericolose. Per questo è importante seguire le linee guida in materia di sterilizzazione ministero della Salute. Un vademecum da consultare sempre perché va benissimo il fai-da-te, ma senza rischi per la salute



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