Li riconosci dalla mancia, quando vedi una coppia che con soddisfazione allunga una banconota da 20 euro su un conto di 70, allora si tratta di due americani, i più amati e attesi tra tutti i clienti.
Da un turista italiano sai cosa devi aspettarti, dallo straniero anche, ma la faccenda è diversa quando ti accorgi che il suo inglese è broken.
Flavia, cameriera in una trattoria dell’hinterland otrantino, non ha dubbi ” gli americani sono la fortuna del nostro turismo, più dei tedeschi. Mangiano bevono, provano, assaggiano e magari tornano, e le mance sono spettacolari”. Secondo Luca, ristoratore di terza generazione, il turista americano rappresenta il modello del turista ideale, “generalmente si lasciano guidare e pur essendo esperti viaggiatori gli americani non si lamentano di nulla, anzi, si predispongono ad imparare qualcosa da noi”.
Antonio, imprenditore turistico del Sud Salento ci parla delle differenze tra i turisti stranieri: il francese, lo spagnolo, il tedesco sono tutti clienti importanti, ma ti impongono il loro punto di vista e ti impegnano in discussioni o richieste al limite, parlando rigorosamente in inglese, l’americano invece si sforza di pronunciare qualche parola in italiano e ride della sua pronuncia alla Rocky Roberts. E se becchi quello giusto ti chiede di farsi un selfie col cameriere o lo chef. Per noi la qualità è questa”.