L’Arcimatto a Casamassella, il romantico fantasma di Gianni Brera nel castello

Seconda edizione del Festival dell’Arcimatto. Tutti pronti alla grande abbuffata di sogni e parole nel solco di un Grande.

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L’anno scorso è stato un successo, una scommessa vinta, una partita giocata per passione, la passione per un pilastro dell’architettura letteraria del Novecento, un maestro di giornalismo, un creatore di linguaggi: Gianni Brera, poeta dello sport. E così l’esperimento tentato dal comune di Uggiano La Chiesa è diventato un vero e proprio laboratorio con la seconda edizione del Festival dell’Arcimatto dedicato a Brera.

Ma perché in un piccolo comune del Salento, perché a mille km di distanza da quell’Oltre Po pavese terra natale di Gianni Brera? Già perché?Perché il vento soffia dove vuole, e perché se ti imbatti in un amministratore locale appassionato e audace, ti si apre un mondo nuovo. Salvatore Piconese, anima critica di Sinistra, se lo vedi capisci il perché, e a sera con le ombre a coprire il tutto, quasi lo confondi con Brera stesso, per via di barba e sigaro.

Assonanze, somiglianze, fragranze d’estate per passare in rassegna tempi romantici, tra il bere e il fare. Nel castello De Viti De Marco a Casamassella, si ritrovano giornalisti, scrittori, narratori, intellettuali, romantici, figli d’arte e padri di famiglia. È l’Arcimatto, giovedì 26 luglio, piena estate, tante cose da dire e posti a sedere contati.



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