Vent’anni fa (non secoli) per fare una telefonata non solo era necessario un gettone prima o una scheda telefonica poi, ma bisognava anche avere la “fortuna” di trovare una cabina telefonica vicina, una delle 300mila e passa dislocate sul territorio italiano. Certo non hanno mai avuto il fascino di quelle londinesi, le phone box rosse diventate simbolo e icona britannica, ma di certo hanno segnato la vita di ognuno di noi tanto che ora ne sentiamo addirittura la mancanza. E che dire degli appuntamenti con la ‘fidanzatina’ o con gli amici fissati con una stretta di mano o un bacio sulla guancia a cui ci si presentava in vespa e senza casco? Impensabile per i giovani di oggi che non escono senza smartphone e che ‘organizzano la serata’ sui social network o su whatsapp. E poi le immancabili spalline, il classico ‘chiodo’, un must dell’abbigliamento dell’epoca, e i jeans a vita alta tornati prepotentemente di moda.
Chi è cresciuto negli anni 80/90 ricorda con un pizzico di nostalgia quei tempi in cui per divertirsi bastava poco: una serata con gli amici trascorsa a ridere e scherzare, quando era tutto più semplice e persino le risse erano ‘innocenti’. A Lecce gli adolescenti si ritrovavano in un unico grande luogo: l'Alaska, una gelateria nel quartiere San Lazzaro. Era una città che ancora non conosceva le potenzialità del centro storico, spesso zona off-limits, quartiere da non frequentare. La movida come la conoscono i giovani di oggi non esisteva, almeno d’inverno e c’erano soltanto sprazzi di socialità da ritagliarsi all’uscita da scuola o la sera prima di rientrare a casa quando i compiti erano stati fatti o meglio ai genitori così si era raccontato. Si giungeva ‘al volo’ all’Alaska, a bordo di un motorino per scambiare con gli amici qualche battuta e qualche opinione, con la spensieratezza della gioventù. Era il luogo di ritrovo dei giovani leccesi che o si vedevano lì o non si vedevano, anche perché a Lecce funziona così. Quando un locale è di tendenza non può non essere visitato e vissuto e quella gelateria era il punto di ritrovo che un’intera generazione aveva scelto per sé.
E così, dopo il gran successo delle prima "reunion night" proprio all'Alaska, attuale Bar S. Lazzaro, si è deciso di replicare venerdì 28 agosto, con un secondo appuntamento sempre a cura di Simone Mele. Tante le sorprese e le novità, come le eleganti evoluzioni di pole dance di Manuela Cota, il tutto sempre accompagnato dalle sonorità dei due djs Davide Sorge e Luca Ferrari che si alterneranno in consolle, dando vita ad una serata indimenticabile.
Ci ri-vediamo all’Alaska? Dopo il successo della prima ‘reunion’, si bissa!
Dopo il successo del primo incontro – amarcord, i giovani che negli anni ’80 e ’90 passavano i loro momenti di spensieratezza all’Alaska Lecce, al quartiere San Lazzaro, ci riprovano il 28 agosto 2015.