Un lessico antico traduce la nuova speranza di vita: è la musica, il ritmo arcaico della nostra terra che diventa un canto condiviso per la rinascita di tutti i popoli. Da Barcellona e da Amatrice, i suoni e le vibrazioni di una musica che costruisce e che non dimentica.
Tra i gruppi che saliranno sul palco del Preconcertone di Melpignano nella giornata di sabato 26 agosto, due presenze significative e importanti per il messaggio di pace e di fiducia che consegneranno ai giovani, i Barcelona Gipsy balKan Orchestra e Ciaramelle, poeti e saltarella di Amatrice. Insieme alle formazioni che si esibiranno a partire dalle 18, per questa 20esima edizione della Notte della Taranta, ci saranno la Piccola Ronda, la piccola Orchestra dei migranti ospiti dei centri di accoglienza dell’Unicef, Tarantula Garganica, Gran Bal Dud.
La Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO), band di estrazione internazionale, dove le diversità costituiscono non scontro, ma incontro. La BGKO interpreta la musica tradizionale dei Balcani, dei gitani e degli ebrei dell’est Europa con un approccio originale. Le sonorità contemporanee, uniche e particolari della Barcelona Gipsy balKan Orchestra, nascono dall’esplorazione instancabile e appassionata dei timbri e delle varietà della musica balcanica e della tradizione klezmer e rom.
Le tradizioni musicali e la cultura multietnica si fondono nella musica balcanica che è intesa come una forza capace di superare i confini geografici nutrita da tutte le tradizioni che storicamente hanno convissuto in quest’area nel corso dei secoli: aschenaziti, ebrei e sefarditi, gipsy, ottomani, arabi. Il gruppo miscela le varie influenze artistiche dei suoi componenti ed è stato arricchito e formato ulteriormente dalla scena musicale di Barcellona, dalla musica latino americana alle canzoni tradizionali catalane, italiane, greche, russe e del medio oriente, fino alle sonorità vibranti del jazz, del flamenco, del jazz manouche e della musica rockabilly. La Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO) è l’evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, un gruppo che nell’arco di tre anni è diventata il punto di riferimento nella scena della musica etnica di Barcellona e che in brevissimo tempo ha avuto un largo eco internazionale, grazie a vari concerti e tournée per i festival, teatri e le sale da concerti più rappresentative di più di venti paesi diversi.
Nel ventennale de La Notte della Taranta, si è voluto, dunque, creare un ponte di musica e solidarietà per collegare due edizioni della manifestazione, quella passata a quella attuale. Lo scorso anno, infatti, fu avviata una raccolta fondi per le zone che pochi giorni prima del Concertone erano state colpite dal terremoto nel Centro Italia. Da qui, la gara di solidarietà attraverso la lunga diretta televisiva su Rai5 e con le donazioni attraverso i salvadanai allestiti nell’area concerto.
Il Preconcertone, quest’anno, si muoverà da questo intreccio di storie ed eventi, che lo scorso anno, in diverso modo sono stati legati indissolubilmente. E lo fa ospitando sul palco “Ciaramelle, poeti e saltarella di Amatrice”, con la testimonianza del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
Le ciaramelle, strumento arcaico, diverso dalle altre zampogne, sono utilizzate nella sonata per la sposa, nell’accompagnamento del canto a terziana o quartina e la saltarella. La poesia improvvisata in ottava rima ha nella zona di Amatrice, tradizionalmente pastorale, una presenza forte e diffusa. Il ballo della saltarella è anch’esso diverso da quelli delle aree limitrofe in ragione di una maggiore dinamicità ritmica e virtuosistica e di una struttura a varie fasi..
Aprirà il preconcertone la piccola Orchestra dei migranti non accompagnati provenienti dai centri di accoglienza Unicef sparsi in Italia, subito dopo sul palco, per raccontare in musica la loro esperienza di vita e per lanciare dal palco un messaggio di speranza.
La Fondazione “La Notte della Taranta” e l’UNICEF Italia promuovono un importante progetto di solidarietà che utilizza la musica – in questa occasione la pizzica – per “costruire un ponte di dialogo, integrazione, pace” tra i popoli, tra i ragazzi italiani e i tanti ragazzi sperduti in fuga da guerre, violenze e povertà che arrivano nel nostro Paese: per il preconcertone verrà presentata una speciale ORCHESTRA composta da ragazzi migranti provenienti da alcuni centri di accoglienza, che ricevono l’aiuto e il sostegno dell’UNICEF.
Musica, speranza e vita si fonderanno nella notte più attesa e più lunga dell’estate in ritmi originali e in sonorità uniche per gridare al mondo il grande bisogno di normalità che pervade i cuori del popolo dei giovani. Giovani che ad ogni latitudine guardano verso un futuro migliore.
