Un improvviso acquazzone estivo aveva seriamente fatto temere il rinvio ma, come diceva il "Corvo" Brandon Lee: "Non può piovere per sempre" e così, quando il concerto sembrava essere a un passo dall'essere annullato, la pioggia copiosa ha smesso di battere, il cielo si è aperto e l'organizzazione ha preso la decisione di far svolgere l'evento.
Il Pop-Up Tour 2016 di Luca Carboni, ieri sera, presso il Forum Eventi di San Pancrazio, ha fatto tappa in Salento.
Due ore di esibizione, vissute tutte d’un fiato, in cui l’artista bolognese ha ripercorso tutte le tappe della sua più che trentennale carriera artistica esaltando gli spettatori accorsi in gran numero e che hanno sfidato il freddo della serata.
Occhiali scuri, atteggiamento un po’ dark, un paio di pezzi per far scaldare la folla e via “all'attacco” con una delle sue hit più belle “Virtuale”, tratta dall’album Mondo del 1995. Da lì l’esibizione è stata solo e soltanto un crescendo di ritmo ed emozioni, nel corso della quale Carboni non si è risparmiato un attimo.
Particolarmente suggestive le note di “Silvia lo sai”, “Farfallina” e “Le storie d’amore” e molto apprezzata la versione un po’ dance di “Il mio cuore fa ciock”, suonata insieme a Iaco meglio conosciuto come Dj Squalo.
Poi, sul finire del concerto, ritmi alti, altissimi con “Inno Nazionale”, “Mare Mare”, “Ci vuole un fisico bestiale” e, in chiusura, il pezzo più “passato” dalle radio nel corso dell’inverno appena trascorso: “Luca lo stesso” tratto dalla sua ultima fatica in studio, “Pop-up”, che dà il nome anche al suo tour.
Finita qui? Neanche per idea!!! Luca Carboni non si è sottratto alle richieste di bis da parte degli spettatori e dopo neanche tre minuti dall’abbandono del palco è tornato sulla scena con l’altra sua hit tratta da “Pop-Up”, “Bologna è una regola”, poi, altri due pezzi: il suo grande successo tratto dal primo album in studio, parliamo del 1984, “… intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”, "Fragole buone buone" e “Vieni a vivere con me”.
