“Vorrei ma non posso fidarmi di te”, tanta gente erroneamente lo canta così uno dei più grandi successi di Samuele Bersani ed invece ieri sera al Politeama Greco è stato un delirio durante “Giudizi universali”, ma, chi ha avuto la fortuna di assistere allo spettacolo del cantautore italiano, è stato senza dubbio deliziato dalla sua musica, dalla sua poesia e dalla musicalità dei suoi pezzi, tutti.
E’ partito il 9 marzo scorso, a Mestre, il tour 'Nuvola numero 9' di Samuele Bersani che, ieri sera, 15 aprile, ha fatto tappa a Lecce, presso il Teatro Politeama. L'album “Nuvola numero 9” – ha raccontato l’artista – è stato composto nello studio di incisione di Lucio Dalla, di cui era ‘pupillo’ ed al quale il disco è dedicato. Ed è stato proprio il momento del ricordo di uno dei più grandi cantautori italiani, uno degli attimi più toccanti della serata. “I mostri” suonata al pianoforte ha voluto ricordare colui che ha sempre creduto in lui, colui che ha voluto scommettere su Samuele e da due anni lo accompagna spiritualmente in ogni sua apparizione, in ogni suo spettacolo.
Il cantautore romagnolo ha trovato ispirazione dagli studi di registrazione di Dalla a Bologna, affittati per l’occasione: un piccolo scantinato dove sono nati tanti capolavori. Il 44enne di Cattolica, infatti, è tornato sui palchi a distanza di quasi due anni dall'ultima tournée italiana. In questo periodo sono successe tante cose: un lungo soggiorno in Islanda, un cambio di staff, la partecipazione a Sanremo. Ma, soprattutto, è mancato il suo mentore Lucio Dalla. Con lo show, che racconta 'Nuvola Numero Nove', album di inediti uscito lo scorso 10 settembre, Samuele Bersani ha toccato e toccherà i teatri delle principali città della penisola fino ad aprile e ieri ha voluto omaggiare il Salento, una terra in cui, come ha detto lui, “dovete essere orgogliosi di viverci”.
“Nuvola numero nove” è la traduzione di quello che in inglese è “cloud nine”, ovvero il nostro “settimo cielo”. E' lì che sta oggi Samuele Bersani, dopo aver trovato un amore nuovo, Desirée – che poi è la metà di “EN & Xanax”, prima hit di quest'album, romanticissima rappresentazione in forma psicofarmacologica dell'incontro perfetto, quello pronto a sopportare e lenire in termini reciproci ogni ansia, ogni attacco di panico: “In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore / e su di me puoi contare per una rivoluzione”.
Nello spettacolo di ieri, però, oltre ad uno dei suoi ultimi capolavori non sono mancati i più grandi successi del suo repertorio: “Il pescatore di asterischi”; “Spaccacuore”; “Freak”; “Coccodrilli”; “Cattiva”; “Giudizi universali” (come detto); “Replay”.