Tra sacro e profano torna la Focara di Novoli

L’evento culturale dell’inverno salentino sta per aprire i battenti. Si rinnova l’appuntamento con il più grande fuoco del Mediterraneo che ha ormai da tempo ampliato i propri connotati di semplice ricorrenza religiosa

Da un evento locale e di carattere religioso ad uno di caratura nazionale ed internazionale che è ormai diventato un vero e proprio progetto culturale che si pone sempre di più l’obiettivo di destagionalizzare eventi e turismo nel Salento, in un mese difficilissimo, dal punto di vista turistico, come quello di gennaio. Tutto questo e molto altro è ormai la Focara di Novoli, la festa che racconta l’identità culturale di questa terra con un evento unico e carico di simboli legati alla cultura popolare e contadina del territorio, che si muove tra sacro e profano.

Un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro: è il fuoco più grande bacino del Mediterraneo che viene acceso a Novoli, nel cuore del Salento nella notte della “Focara”. Costruita con migliaia di fascine di tralci di vite secchi provenienti dei feudi del Parco del Negramaro sapientemente posate con tecniche tramandate di padre in figlio. La “Focara”, che tornerà a bruciare il prossimo 16 gennaio 2015, vigilia della festa del Patrono e appuntamento clou dell’inverno regionale pugliese, è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e partecipa alla catalogazione Ministeriale per il riconoscimento nella Lista del Patrimonio Intangibile dell’Umanità, da valorizzare e tutelare dell’Unesco.

Una tradizione secolare che ogni anno ripropone una lunga e passionale preparazione: inizia l’8 dicembre con il rito laico della Festa della vite e del Paesaggio del Parco del Negramaro, inizia la costruzione del grandissimo falò che si chiude la mattina del 16 gennaio con la popolarissima manifestazione della “bardatura” che vede una catena umana issare sulla cima del falò l’immagine di Sant’Antonio Abate, patrono della città. Nel primo pomeriggio della stessa giornata si celebra la benedizione degli animali e appena scende la sera un avvolgente fuoco pirotecnico, innesca l’accensione l’accensione della “Focara”. Mentre il fuoco brucia ininterrottamente, quindi, anche per più giorni, nella notte intorno alle fiamme si balla e si degustano specialità tipiche.

A garantire e coordinare il complesso delle manifestazioni è la Fondazione Focara di Novoli, sostenuta da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner pubblico-privati, nata con gli obiettivi di tutelare, conservare e tramandare nei valori e nei significati più profondi lo spirito della festa. Quella del fuoco che è diventata ormai da anni occasione di incontro tra culture e religioni diverse che si riuniscono idealmente intorno al “fuoco buono di Puglia messaggero di pace nel mondo”, diventato un simbolo universale di pace e di solidarietà nell’area mediterranea.

Musica, arte, enogastronomia, tradizione e innovazione: attorno alla Focara c’è davvero di tutto. Saranno tantig li eventi che renderanno questo appuntamento davvero imperdibile. Nel segno della continuità, curata e coordinata da Toti Carpentieri. L’evento 2015, articolato secondo l’abituale format, si identifica in questa edizione con l'artista che lavorerà all’installazione. Si tratta Jannis Kounellis (greco nato a Pireo nel 1936) che è sempre stato al centro di un dibattito aperto al superamento della tela” e all’espansione della pratica artistica verso le forme dell’installazione e della performance. Tutta l’opera di Kounellis possiede un indelebile potere evocativo ed epico, contrassegnato dalla “presentazione” di materiali naturali, in netta rottura con gli standard neoavanguardistici.

Grande attesa anche quest’anno c’è per il Focara Festival a cura di Loris Romano, anche in questa edizione ricco di collaborazioni, sperimentazioni e diffusioni sonore in un impulso aggregante che genera nuove ipotesi di coesione, con peculiarità culturali, artistiche e paesaggistiche. Il Festival quest’anno propone nelle prime serate artisti si primissimo piano. Il 16 gennaio spazio a Mascarimirì, Adrian Sherwood, Tony Allen, ma soprattutto il cantante franco/algerino Rachid Taha pionere e re indiscusso della scena rock francese multiculturale, con una mesolanza incredibile di culture. La sera del 17 gennaio vedrà il graditissimo ritorno dei Sud Sound System che si alterneranno sul palco a Hollie Cook e Emir Kusturica & No Smocking Orchestra. Il 18 gennaio, infine, gran finale con La Gente, Munny and Street Recordz Family, Asian Dub Fondation e Digitalism.

“Sei- sette anni fa quest’evento aveva uno spessore diverso”. Apre in questo modo il suo intervento in conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Adorno per presentare l’evento, il presidente Antonio Gabellone che poi ha continuato: “ora la Focara è cresciuta e si è arricchita in maniera straordinaria. Bisogna sostenere le tradizioni con iniziative come questa che ha ampliato i propri orizzonti, riuscendo a tenersi a passo con i tempi. Il Nord Salento può trarre benefici straordinari da questo evento. In realtà, però, può farlo tutto il Salento che ha diverse identità da Nord a Sud, ma riesce a tenerle straordinariamente insieme. Ed è questa la forza del nostro territorio”.



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