«Per quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare…». Il ‘tormentone del 1963 di Piero Focaccia è più che mai attuale. Non per il testo canticchiato ogni volta che la bella stagione si presenta alle porte, ma perché il Coronavirus – questo nemico invisibile che ancora non è stato sconfitto – ha cambiato anche le regole dell’estate. Non è ancora chiaro cosa accadrà nei mesi clou, il lockdown imposto per spezzare la catena dei contagi ha svuotato le spiagge così come ha fatto con strade e piazze, ha reso silenzioso il mare così come ha fatto con i luoghi della movida, ma chi non riesce a resistere al richiamo del sole e del mare ora avrà una data da segnare in rosso sul calendario. Quella di lunedì, 25 maggio quando sarà in vigore l’ordinanza balneare con la quale sarà possibile accedere liberamente ai circa 900 chilometri di costa.
Tutti al mare, quindi, anche se molte cose non saranno più come prima. La parola d’ordine, anche in vacanza, sarà sicurezza. «Sarà l’estate della responsabilità e della sicurezza condivisa, per consentire a tutti di non perdere l’appuntamento con la bellezza del mare pugliese» ha dichiarato il Governatore Michele Emiliano che ha voluto ringraziare tutte le autorità e i soggetti economici e sociali che hanno lavorato al testo dell’Ordinanza balneare 2020 che resterà in vigore fino al 30 settembre. La Puglia, terra abbracciata dal mare, può vantare circa 900 chilometri di costa, località bellissime che nulla hanno da invidiare a quelle più in o rinomati, posti che sembrano baciati dalla bellezza che saranno finalmente accessibili.
«Il fatto che siano state condivise all’unanimità le regole per questa strana estate in cui stiamo entrando – ha aggiunto l’assessore regionale al Bilancio, con delega al Demanio marittimo, Raffaele Piemontese – fa capire meglio di tante parole quale straordinario sforzo comune abbiamo concertato con la Direzione marittima, i Comuni pugliesi, le associazioni ambientaliste, le associazioni dei disabili e, naturalmente, le associazioni che rappresentano le imprese balneari, per scrivere regole chiare e semplici, che interpellino il senso di responsabilità di ciascuno, in modo che tutti possano godere dell’estate 2020 e che siano arginati gli effetti della tempesta coronavirus che ha investito anzitutto l’economia blu legata al mare».
Stabilimenti
L’economia blu legata al mare riparte anche per i concessionari di spiagge e altri tratti di costa che saranno obbligati ad aprire gli stabilimenti e assicurare servizi professionali di assistenza alla balneazione dal 1 luglio a domenica 6 settembre. Potranno aprire anche prima. Sono confermati alcuni punti che più hanno qualificato la governance pugliese sull’uso della costa, compresi gli obblighi dell’uso di plastica biodegradabile e l’accesso regolamentato alle spiagge dei cani e di altri animali di affezione.
«Tra le novità più importanti di questa estate c’è la cooperazione per cui, attraverso una specifica intesa raggiunta tra Regione Puglia e Anci, i 69 comuni costieri potranno svolgere, anche su siti specifici, attività di sorveglianza finalizzata al contenimento della emergenza sanitaria da Covid-19, avvalendosi di volontari, enti pubblici o privati in regime di convenzione. In generale, valgono, naturalmente, le limitazioni, il distanziamento tra le persone e gli obblighi di tracciamento dettati a livello nazionale e dalle ordinanze del Presidente della Regione Puglia» si legge.
Non solo, sarà l’estate dove si moltiplicheranno i servizi per l’accesso dei disabili alle spiagge libere, come ha riconosciuto il presidente dell’associazione pugliese persone para-tetraplegiche, Gianni Romito, auspicando che sempre più comuni stiano attenti a cogliere le opportunità offerte dalla Regione Puglia e la qualificazione che l’offerta turistica ricava da questi specifici servizi indirizzati a persone con limitazioni fisiche.