L’estate è in ritardo. I colori primaverili resistono fino a giugno

Quest’anno il verde della campagna è ancora ben visibile. Con il caldo che tarda ad arrivare si può apprezzare meglio l’immagine di un mese di maggio tradizionale

Alla fine degli anni 80 si discuteva se fosse un mese più estivo maggio o settembre, anche perché in meteorologia il primo appartiene alla primavera e il secondo all’autunno. Erano altri tempi quando le stagioni miti ancora esistevano e non si passava necessariamente o repentinamente dal freddo invernale al caldo estivo. In qualche caso ormai il transito dal piumone all’aria condizionata avviene nel giro di qualche giorno. E così sarà anche quest’anno, sebbene il mese di maggio sia apparso un po’ più in linea con l’idea di una tiepida primavera.

L’industria turistica e tutte le attività legate al mare negli anni scorsi avevano già cominciato a lavorare, mentre quest’anno le spiagge sono rimaste ancora vuote fino alla settimana scorsa. Potrebbe essere, infatti, il primo week end a vedere turisti e villeggianti, che significa un’estate che comincia decisamente tardi.

Sul tema poi del mese più caldo, questa volta maggio è molto probabile che perda la sfida, ma almeno avremo le campagne ancora verdi per qualche giorno, a differenza del colore marrone che già si sarebbe preso la scena da qualche settimana.