
Sentieri nel bosco, tratturi di campagna, percorsi costieri, tutto un patrimonio naturalistico da mettere a disposizione del turista e del visitatore che per le vacanze sceglieranno il Salento.
Nei prossimi mesi il territorio dovrà farsi trovare pronto, il segmento naturalistico infatti gode della stessa dignità di quello balneare e culturale, fuori dall’equivoco che vorrebbe la provincia di Lecce impegnata in un’offerta esclusivamente bipolare. C’è insomma una terza via, una strada di campagna se volete, tra parchi, riserve, zone umide, pinete e sottobosco, tutti luoghi e situazioni da esplorare e scoprire a piedi o in bicicletta.
Le riserve naturali di Porto Selvaggio, di Rauccio, delle Cesine o dei laghi Alimini, solo per citarne alcune, possono offrire quello che in altri contesti costituisce la fortuna del settore turistico, facendo attenzione al rispetto dell’ambiente, talvolta oltraggiato da attività abusive di discarica spicciola e maldestra, e alla difesa delle specie animali, che da qualche anno riguarda anche la tutela dei lupi, sempre più numerosi nell’hinterland leccese.