Settembre record è finito. Avanti con un altro mese di grande turismo

Settembre in linea con agosto a Lecce, con numeri a volte anche superiori a quelli di questa estate. È il trionfo delle città d’arte

Barocco, dimore storiche, musei e circuiti culturali in genere, a settembre non c’è solo il mare c’è soprattutto un turismo raffinato. La fotografia del turista che sceglie il Salento di inizio autunno è diversa da quella del turismo di Ferragosto, senza offesa, ma siamo su altri livelli. Del resto solo in Italia continua a mancare la cultura della vacanza, con la stragrande maggioranza delle persone che non sa programmare le ferie e finisce per ripetersi inesorabilmente, come se non ci fosse vacanza possibile al di fuori del periodo 10 – 25 agosto.

È questo il limite del turismo nostrano, perché purtroppo non esiste una capacità di programmazione come avviene per i francesi o i tedeschi, che fanno le ferie potendo scegliere quando.

Questa non è una discussione di oggi, ma un dibattito che affonda le sue radici già agli inizi degli anni 2000. Vent’anni fa, infatti, gli operatori turistici invocavano un calendario degli eventi per poter spalmare (parola orrenda) il quadro dell’offerta. Ma di strada ne abbiamo fatta poca. E per fortuna ci sono gli stranieri.