
La costa di Santa Maria di Leuca nasconde decine di grotte dai nomi particolari, ognuno legato ad una leggenda che affonda le radici in un tempo così lontano che quasi se ne perde ogni memoria. La grotta del diavolo, a Punta Ristola, è stata chiamata così per i rumori cupi che si sentivano all’interno e che la fantasia popolare ha attribuito ai diavoli.
Poco lontano dalla Torre Vecchia, detta anche Torre dell’Omo Morto, c’è la Grotta Porcinara, uno dei più preziosi santuari pagani. Sulle pareti sono incisi, in greco e latino, ‘preghiere’, voti e ringraziamenti di marinai e commercianti che si rivolgevano alle divinità per chiedere la protezione durante la traversata o per ringraziarle per essere arrivati, sani e salvi, a terra. E del resto, anticamente, si credeva fosse la “porta dell’inferno” attraverso cui passò Telemaco alla ricerca del padre Ulisse.
La leggenda della Grotta dei Giganti
C’è poi la grotta dei giganti conosciuta per il rinvenimento di preziosi tesori dell’antichità: resti di pachidermi, ossa umane, cocci di epoca bizantina e cinque monete di bronzo dell’era degli imperatori Costantino VII e Romano I. Reperti che sono il segno, in ogni epoca, del passaggio dell’uomo.
Dal punto di vista paleontologico e archeologico è una delle grotte più interessanti perché studi effettuati hanno rilevato la presenza di giacimenti di industria musteriana, ceramiche risalenti all’età del Bronzo (4300-3000 anni fa) e alcuni elementi di disposizione tombale di età altomedievale del IX sec. d.C.
La battaglia di Ercole contro i Giganti: i resti del mito
Ma il nome è legato anche ad un’antica leggenda. Fantasia vuole che nella caverna siano stati sepolti i corpi dei “giganti uccisi da Ercole Libico”.
Ciò che si narra, infatti, è che Ercole, sbarcando sulle coste salentine, scagliò contro i terribili Giganti, che abitavano il luogo, alcuni macigni strappati alla scogliera, riuscendo ad ucciderne alcuni e liberando così il territorio.
La vicenda va inserita in un piú vasto racconto sulla Gigantomachia, la “battaglia dei Giganti”, che questi avevano intrapreso contro la potenza degli Dei, e che aveva visto il nostro Salento e anche la Puglia, come uno dei terreni di scontro tra i piú feroci che siano stati mai raccontati, nell’epica classica.