Storie di mare: la Palascìa, il paradiso sul confine dell’anima

Esiste un luogo nell’immaginario collettivo dei salentini, un luogo per eccellenza, dove si intrecciano motivi storici, geografici e letterari. È la scogliera della Palascìa, dove possiamo veder sorgere il primo sole d’Italia

Quasi 100 metri di dislivello, una parete ripidissima che digrada verso un mare blu intenso, a volte nero. È Palascìa, la grande parete costiera che unisce capo d’Otranto alle Orte. Un luogo favoloso, leggendario, addirittura epico, carico di tanti, troppi significati.

È un luogo ricco di storia (e di storie), è un punto di riferimento per i pescatori che in certe giornate, quando il sole le illumina le nuvole gonfie di pioggia, giurano di riuscire a scorgere un brillio sulla superficie dell’acqua. È un tratto dove un tempo si andava con la canna da pesca per tirare occhiate, saraghi, salpe e aguglie e per ascoltare il canto del mare. Qui, pescatori esperti, ancora oggi, leggono le onde e le nuvole come antichi oracoli, cercando i segni di un buon pescato.

Bellezza incomparabile di una natura estrema fatta di linee di confine, come quella dei due mari, una linea immaginaria che un’importante convenzione nautica vuole tracciare come punto d’incontro tra Adriatico e Jonio.

Palascìa, dove il cielo incontra il mare in un abbraccio eterno, è molto più di un tratto di costa, è una porzione della nostra anima, è memoria, risorsa di energia inestinguibile. Fu qui che nel 1480 un ragazzino, avvistando una flotta di navi all’orizzonte, gridò a sua madre “mamma li turchi“.

Faro di Punta Palascìa, un guardiano millenario

E poi c’è il Faro di Punta Palascìa che, imponente e silenzioso, protegge i suoi visitatori. All’ombra di questa imponente struttura in tanti hanno trovato (o ritrovato) la speranza di un nuovo inizio, come quello della prima alba. Se “… quando si è molto tristi si amano i tramonti” come diceva il Piccolo Principe, capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, la prima luce del sole nel punto più orientale d’Italia regala un orizzonte magico, un panorama che, se il tempo lo consente, permette di intravedere le montagne dell’Albania.

Il faro, imperturbabile testimone degli eventi della storia, è uno dei cinque del Mediterraneo tutelati dalla Europa.

Come arrivare

Il faro, una meta imperdibile per chi visita il Salento, è facilmente raggiungibile da Otranto, seguendo le indicazioni stradali. E nelle vicinanze ci sono altri gioielli da visitare, come il lago di bauxite, la baia dei turchi e il centro storico della città dei martiri.



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