L’incanto fra la torre e i faraglioni. Torre dell’Orso è una baia che ti culla

Torre dell’Orso è una delle marine di Melendugno più amate dai turisti. Mare cristallino, una sabbia bianca e finissima. E poi la notte, quella nella quale è obbligatorio fermarsi per uno dei cornetti più buoni del Salento.

Torre dell’Orso è una delle baie più affascinanti della costa adriatica e certamente uno dei luoghi più belli della Puglia. Deve il suo nome alla torre di avvistamento del XVI secolo che un tempo controllava silenziosamente la zona per difenderla dagli attacchi dei pirati saraceni intenzionati a distruggere e conquistare. Oggi ‘controlla’ il  mare tinto di un meraviglioso punto di blu, il pezzo forte della località, forse la più amata tra le marine di Melendugno.

È il mare, diventato una suggestiva ‘cartolina’, il suo punto forte. Il colore dell’acqua riflette il cielo e offre le più belle tonalità di celeste, azzurro e blu che si possano trovare in giro.

Il mare da cartolina e “le Due sorelle”

Lo scorcio più immortalato è senza dubbio la baia orsina, incastonata da due scogliere alte e rocciose a strapiombo sul mare. Un tratto di indubbia bellezza che ospita i faraglioni più famosi del Salento, «Le due sorelle» due spuntoni di roccia simili che si specchiano in un mare dai colori imbarazzanti. Un panorama mozzafiato legato ad una antica leggenda.

La favola popolare narra che due sorelle giunte a Torre dell’Orso per ammirare per la prima volta il mare rimasero incantate dalla cornice dell’insenatura. Ammaliata dalla bellezza, una delle due decise di raggiungere la scogliera e ‘catturata’ dal richiamo del mare chiuse gli occhi, fino a scivolare in acqua. Trascinata dalle correnti provò a chiedere aiuto alla sorella, che si tuffò senza esitazione per salvarla. Non tornarono mai a riva, ma il mare (o gli dei dispiaciuti) impietosito da quella fine, decise di trasformare i corpi delle due sorelle in faraglioni, molto simili.

Torre dell’Orso, Le Due Sorelle
Ph. Ivan Giannone

La grotta di San Cristoforo

Ma Torre dell’Orso non è solo mare. La costa ospita diverse grotte dove sono ben visibili testimonianze di fede in antichissimi graffiti in latino e greco, come nella Grotta di San Cristoforo un tesoro di inestimabile valore storico e culturale, frequentato da marinai, naviganti e mercanti in epoche diverse. Sulle pareti sono incise croci e testi d’invocazione al Signore, come l’iscrizione del III secolo d.C. visibile ancora oggi.

Felicior Hispanius chiede a dio di poter attraversare in tutta sicurezza e senza alcun timore la bocca dello stretto“, si legge nella preghiera del navigatore che cercava di propiziarsi le divinità affinché il suo viaggio potesse compiersi senza eventi infausti.

La movida

Torre dell’Orso è anche una delle capitali del turismo salentino, un posto dove fare la vacanza è piacevole e divertente, e dove una sortita per uno scatto fotografico o un tuffo in mare è quasi d’obbligo.

Nei giorni più caldi e intensi dell’estate, dove i flussi turistici confermano le attese e le previsioni, la marina di Melendugno compresa tra Roca e Sant’Andrea si arricchisce di forestieri e stranieri che tornano a ritrovare la bellezza di un mare limpido come pochi.

Per chi decide di trascorrere una vacanza nel Salento, Torre dell’Orso è una tappa obbligatoria, bisognerebbe fermarsi anche se di passaggio.



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