Vivi Lecce come un vero salentino. La giornata del turista in città

Viviamo Lecce come turisti e approfittiamo dei ponti del 25 aprile e del primo maggio per conoscere la signora del Barocco.

Dopo un lungo viaggio in auto o in treno, e in aereo per chi arriva da lontano, Lecce è pronta a stupire con le delizie della buona cucina e della pasticceria tradizionale. Iniziamo con un aperitivo di rustici e pittule, per poi passare a degustare un buon piatto di ciceri e tria o una parmigiana leccese; come secondo piatto si possono assaggiare invece le polpette al sugo, mentre per addolcire il pranzo si può chiudere con il tipico dolce leccese: sua maestà il pasticciotto.

Arrivati a questo punto, dopo un ottimo caffè, il turista può cominciare il giro nel centro storico.

Come prima tappa Piazza Sant’Oronzo dove troviamo l’anfiteatro romano, il sedile e, sull’ovale della piazza, lo stemma della città che ritrae una lupa sotto l’albero di leccio, da cui Lecce trae il nome.

Gustiamoci dunque il capoluogo salentino e approfittiamo dei ponti del 25 aprile e del primo maggio, per vivere la signora del Barocco

La nostra città è soprannominata Firenze del Sud per lo stile barocco della Basilica di Santa Croce, e delle altre chiese, a breve distanza si incrocia la Chiesa Cattedrale con la suggestiva piazza che ospita il campanile, monumento più alto della provincia con i suoi 72 metri, e con il palazzo del vescovo e il maestoso Seminario arcivescovile.

Lecce non è solo barocca ma anche romana come attestano le vestigia di età imperiale ed è anche una città ricca di monumenti medievali, vedi il Castello di Carlo V fra i più grandi ed imponenti dell’Italia meridionale.
Insomma una città da vivere, da bere e da sognare, sempre.

Articolo a cura di Giada Gagliardi, Alessia Strafino, Kimberly Orlandino, Victoria Elia, Martina Di Totero, studenti dell’ IIS ‘Antonietta De Pace’ impegnati nel percorso di PCTO con la redazione di Leccenews24.it



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