Fidanzamento finito male: dopo la condanna di lei, l’ex fidanzato finisce sotto processo

Il 30enne di Acquarica del Capo, D.C., risponde delle accuse di stalking, minacce e ingiurie. La vittima F.U. 22enne di Presicce, però nel marzo scorso ha patteggiato una pena di 1 anno ed 8 mesi per calunnia nei confronti di tre ragazzi, in una vicenda che coinvolgeva l’ex.

Una relazione amorosa finita nel peggiore dei modi e approdata per ben due volte in aula di Tribunale.

L'udienza preliminare di oggi, ha visto protagonista il 30enne di Acquarica del Capo, D. C,rinviato a giudizio dal gup Simona Panzera. L'imputato, difeso dall'avvocato Tony Indino, dovrà presentarsi innanzi al giudice monocratico Silvia Minerva in data 27 ottobre, per l'inizio del processo.

L'uomo risponde delle accuse di stalking, minacce e ingiurie, aggravate dal fatto di essere stato legato da relazione affettiva con la persona offesa.

Gli episodi si sarebbero verificati a Presicce da maggio fino ad ottobre dello scorso anno. Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Stefania Mininni, D.C. oltre a pedinare continuamente la ragazza, l'avrebbe molestata attraverso scritte ingiuriose sui muri o i telefoni pubblici del paese e ripetute telefonate ed sms verso il suo numero. In un'occasione, F.U. avrebbe ricevuto il msg minatorio: "ti pianto una pallottola in testa a te ed alla tua amica".

Il 30enne di Acquarica del Capo non si sarebbe fermato qui. Una volta avrebbe anche aggredito un amico della ragazza, "reo" soltanto di avere difeso lei e sua sorella. In un'altra occasione avrebbe recapitato una pallottola a casa dei genitori di lei, vittime anche di un furto a casa; oppure le avrebbe inviato delle fotografie in cui risultava armato di pistola. Infine, D.C. avrebbe gettato un grosso masso in direzione della macchina di F.U., che si trovava assieme alla figlia di appena due anni.

Questa serie di atti persecutori rappresenterebbero però, come detto in precedenza, uno strascico di una situazione conflittuale tra i due ex fidanzati; cosicché in un'occasione, la vittima di questa vicenda giudiziaria, assumerebbe il ruolo di colpevole, seppur di un altro reato in un differente procedimento penale.

F.U. 22enne di Presicce, difatti, nel marzo scorso ha patteggiato una pena (sospesa) di 1 anno ed 8 mesi per calunnia, nei confronti di tre ragazzi di Acquarica del Capo. La giovane, secondo quanto denunciato ai carabinieri di Tricase nel marzo del 2015, avrebbe subìto un tentativo di estorsione da essi. Il presunto motivo? Procrastinare, in cambio di denaro,  il "piano"  per uccidere l'ex fidanzato D.C.; dunque, la stessa persona che successivamente si sarebbe resa protagonista degli atti persecutori nei suoi confronti. 

L'accusa nei confronti dei tre, a seguito di approfondite indagine, si sarebbe rivelata infondata e per F.U. è giunta la condanna del giudice.



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