Ruba un portamonete durante la festa di San Marco, ma viene scoperta dal Comandante: arrestata

Una signora di Guagnano viene derubata del suo portamonete durante la festa di San Marco in programma a Cellino. Il Comandante dei Carabinieri di Taranto Salinella però – che era in libero servizio – nota la scena e, con velocità, riesce a bloccare l’autrice del furto.

La vittima è una signora di Guagnano, sebbene il fatto sia accaduto a Cellino San Marco – in provincia di Brindisi – mentre quest’ultima si trovava in Piazza Mercato nella mattinata del 25 Aprile. Nel paese, infatti, erano in corso non solo le celebrazione dedicate alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo; in questa data, ricorre pure la tipica festa patronale dedicata al Santo Evangelista, Marco per l’appunto. L’evento è meglio conosciuto come festa di "Santu Marcu picciccu" (cioè San Marco Piccolo), non per differenziare la figura del Santo bensì per identificare – nella giornata di aprile – una festività intima e più religiosa rispetto a quella che solitamente si svolge a Luglio. L’azione delittuosa – stando a quanto comunicatoci dai militari brindisini – sarebbe avvenuta proprio in questa occasione. La donna della provincia leccese viene improvvisamente derubata di un portamonete, contenente la somma di cinquanta euro. E, pare, anche con una certa destrezza.

L’atto predatorio, però, non sfugge alla vista del dal Comandante della Stazione dei Carabineri di Taranto Salinella. Costui – che era nel luogo dei fatti in quanto libero dal servizio – avendo notato l’episodio criminoso è successivamente riuscito a bloccare il presunto colpevole. O meglio, “la” presunta colpevole. In certi casi, l’esperienza – unitamente all’abitudine degli uomini dell’Arma a restare sempre con gli occhi bene aperti – risulta fondamentale.  

Ad ogni modo, si tratta di una 43enne residente a Eboli – città in provincia di Salerno – che adesso dovrà difendersi dall’accusa  di furto.

Dopo le dovute procedure di identificazione, la refurtiva è stata più avanti restituita alle legittima proprietaria; mentre invece la malintenzionata dalle origini campane ha raggiunto la casa circondariale di Brindisi.



In questo articolo: