Dal centro storico al Santuario di Montevergine, Palmariggi è un gioiello da scoprire

Antico baluardo difensivo, la piccola Palmariggi offre tante cose da vedere: un suggestivo centro storico, un santuario e antiche tradizioni popolari da scoprire.

Palmariggi è un comune di poco meno di mille e cinquecento anime, ma a dispetto delle sue piccole dimensioni è un borgo incantevole, ricco di luoghi affascinanti da visitare, di storie da scoprire come se si stesse sfogliando un libro e di leggende da ascoltare come preghiere dalla gente del posto che le ha custodite e tramandate gelosamente. A pochi chilometri da Otranto, il paese deve il suo nome alla Madonna della “Palma”.

Fu la Vergine a proteggere il Casale di San Nicola, come era chiamato all’epoca, dagli attacchi dei saraceni. Quando i turchi giunsero sulla collina del Monte della Guardia (“Muntijuzzu”), credendo di trovarsi davanti dell’esercito condotto dal duca Alfonso d’Aragona fuggirono. Fu la Madonna, invocata dagli abitanti che le avevano chiesto protezione ad apparire, stringendo una palma in mano, simbolo di resistenza ma anche di vittoria.

Santuario di Montevergine

Ad una apparizione della Madonna è legata anche la storia di un altro posto da vedere a Palmariggi, il Santuario di Montevergine. Era il 1595, quando apparve ad un pastorello che stava cercando tra i rovi un coltellino smarrito mentre stava intagliando un ramoscello d’ulivo. La signora, bellissima, lo invitò a raccontare l’accaduto al Parroco. Fu scoperta così, nella zona conosciuta come “u munte” la cripta bizantina con un piccolo altare e un affresco della Madonna con il bambino in braccio. Fu costruita una chiesa poi crollata e dalle rovine il santuario.

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Il Castello Aragonese

Bastano pochi minuti per raggiungere il centro storico di Palmariggi, caratterizzato da bellissima piazza su cui si affaccia la Chiesa Madre intitolata a San Luca Evangelista del 1783, Palazzo Vernazza (attuale sede municipale) e le tipiche case a “imbrici”. Ma a catturare l’attenzione è senza dubbio il Castello Aragonese del XV secolo. Dell’antico maniero costruito per difendere Otranto resta ben poco se non alcuni ruderi recuperati: due imponenti torrioni circolari parzialmente diroccati collegati da una cortina in parte crollata. Agli angoli quattro torri, tre circolari e una quadrata ne garantivano la difesa. Circondato da un fossato era accessibile da una ponte levatoio.

Da ammirare nel centro anche Palazzo Bitonti del 1796 e la Torre dell’orologio del XIX secolo. Passeggiando per le stradine si possono incontrare anche il Palazzo Modoni del 1811, la Cappella della Madonna della Palma del 1755, i palazzi con i balconi settecenteschi in pietra leccese e le tipiche case a corte.

Chiesa della Madonna della Palma

Edificata nel 1751, presenta un prospetto sobrio con due nicchie laterali contenenti le immagini di Santa Rita e San Nicola. All’interno, l’altare maggiore, realizzato in pietra leccese, è sormontato dalla statua della Madonna della Palma.

Edicola della Madonna del Monte

Piccola cappella rupestre medievale, intitolata alla Madonna di Costantinopoli. Fu interdetta al culto all’inizio dell’Ottocento per le condizioni precarie.

Palmariggi è anche il Comune del melograno. Bellissima la festa “lu paniri te le site” organizzata ogni anno.

ph. Fabrizio Martella www.caprarica.eu



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