Nel decreto di fermo, vengono delineati con chiarezza i risultati investigativi ottenuti grazie ad una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche, in seguito all'agguato mortale di Manuel Cesari
Francesco Fasano sarebbe stato ucciso per lanciare un "avvertimento" al gruppo di cui faceva parte. Era già sfuggito ad un agguato il giorno del suo compleanno, quando si trovava in macchina con Bevilacqua.
L'uomo si era reso responsabile di un furto ai danni di una nota profumeria di Maglie. Il 36enne brindisino non era a casa ma sul terrazzo in compagnia di altre persone con precedenti.
Dopo la svolta nell'omicidio Fasano, parole di ringraziamento per i magistrati e le forze dell'ordine che hanno condotto le indagini. Il Procuratore De Castris, però, conclude con un pesante monito.
Il corpo del giovane è stato ritrovato sulla strada che collega Melissano a Ugento. È stato travolto da un’autovettura di passaggio che non si è accorta del cadavere in strada. Indagano i Carabinieri.
Il 59enne di Lizzanello è stato condotto dai carabinieri della locale stazione in casa della madre dove si trova ai domiciliari. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della presunta vittima.
Gli operai sono già a lavoro per riparare la condotta idrica e contenere i disagi creati ai residenti, ma anche ai tanti turisti che hanno deciso di trascorrere le vacanze nella Marina di Melendugno.
Il blitz è stato eseguito il 2 luglio scorso dai Carabinieri del Ros. È stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone.
Per il turista non c'è stato più nulla da fare nonostante i disperati tentativi di rianimarlo da parte dei bagnini. Affidato ai sanitari del 118, il suo cuore ha smesso di battere durante il trasporto in Ospedale.