Al peggio non c’è mai fine, ma quando la cattiveria umana non si ferma neanche davanti ad una tragedia, vuol dire che siamo un popolo alla deriva e ci sono pochi spazi per poter risalire la china. Quando abbiamo ricevuto lo scatto di un ‘disgustoso’ post di Facebook, abbiamo riflettuto a lungo sull’opportunità di pubblicarlo o meno e alla fine abbiamo deciso di raccontarvi l’accaduto solo per poterci vergognare di noi stessi, perché ci sono gesti disdicevoli dinanzi a cui l’indignazione non basta.
Questi i fatti: un utente della pagina di un noto giornale online ha condiviso la notizia del terribile incidente mortale avvenuto sulle strade del Salento che è costato la vita a due giovanissimi. Avevano un futuro davanti, ma le pagine bianche tutte da scrivere si sono macchiate di sangue in una fresca notte di agosto. Un dramma dinanzi al quale si dovrebbe rimanere in silenzio, per rispetto del dolore della famiglia, di un fidanzato che ha visto morire la sua dolce metà e degli amici che hanno perso i compagni di avventure. Ha scelto di aprire bocca, invece, un altro utente, dimostrando con poche parole la mostruosità che è in grado di raggiungere l’animo umano. «Son terroni, non abbiamo perso nulla» scrive. Non aggiungeremo altri commenti.
Senza voler giustificare l’ignominia che non ha scusanti, ci auguriamo che sia un fake, una di quelle persone che si nascondono dietro un profilo falso per istigare all’odio solo perché non hanno nulla di meglio da fare. Noi siamo convinti che gli amici del Nord, bravi italiani, condivideranno la sofferenza e la tristezza che il Salento sta provando in queste ore, come si dovrebbe fare sempre dinanzi alla morte. Intanto, chiediamo scusa noi per loro.
Scusateci. Se possibile.
