Morosità, a Gallipoli 100 famiglie senz’acqua:’Non è giusto che paghino pure quelle in regola’

Ben 100 famiglie di una palazzina di Gallipoli da tre giorni risultano senz’acqua a causa dei tagli di Aqp, dovuti alla morosità incolpevole di alcuni inquilini. ‘Non va bene che paghino anche quelli in regola, la gente ormai è al limite della pazienza’.

Siamo alle solite. Viene privato – speriamo temporaneamente, a questo punto – un servizio fondamentale, ovvero quello idrico, in 150 appartamenti complessivi. Ben 100 a Gallipoli (di cui 60 nel condominio di via Carlo Massa e 40 verso via Europa) e altri 50 nel comune di Nardò (via Grande). Storie, ormai, che si ripetono quasi a cadenza ciclica e già ascoltate in circostanze simili. Succede che a causa di qualche condomino moroso – spesso incolpevole, occorre sottolinearlo, poiché la crisi economica concede pochi sconti – paghino anche coloro i quali risultino in regola coi versamenti. Dunque, senza distinzione, l’Acquedotto Pugliese taglia l’acqua ad intere famiglie anche laddove presenzia solo un contatore.  

Venendo a conoscenza dello spiacevole episodio, la redazione di Leccenews24.it stamattina ha contattato Salvatore Zermo, sindacalista UNIAT Gallipoli, per approfondire i fatti:«La gente è arrabbiata. Una folta delegazione, le forze dell’ordine che cercavano di mantenere la calma, ora chiede in coro che nel pomeriggio l’Acquedotto possa scendere a più miti consigli, riaprendo l’acqua. Vivono persone ammalate e aventi a carico dei bambini. Siamo al terzo giorno. Non sembra giusto per chi paga regolarmente debba rinunciare a tale diritto».

Una soluzione momentanea, allora, potrebbe consistere nell’alimentare le cisterne tramite della autobotti. Quantomeno al fine di lenire l’enorme disagio. «Purtroppo, Aqp mantiene imperterrito la propria posizione di non aprire l’acqua. In un condominio – conclude il signor Zermo – alcuni appaiono morosi, ma altri pagano. Eppure si chiude il servizio indiscriminatamente, essendoci un solo contatore. E non giusto che paghino anche i soggetti in regola».

A margine di quanto appena raccontato, il Comitato Inquilini della Case Popolari di Lecce e provincia invia comunicato stampa piuttosto deciso: “Con la presente nota informiamo tutti i mezzi di comunicazione che èufficialmente terminata la "tregua", sancita a luglio tra Aqp, sindacati e Regione Puglia, riguardo il blocco dei tagli dell'acqua nelle case popolari ex Iacp ora Arca Sud”. “I motivi dei tagli dell'acqua – proseguono – potrebbero riguardare i 10 milioni di debito che Aqp avanza tutt'ora”.

“Noi del comitato, tuttavia, nell'invitare la Regione Puglia nella persona dell'Assessore al Welfare, dott. Salvatore Negro, a riprendere il dialogo con Aqp e a far riattaccare l'acqua ai condomini che oggi ne sono privi (con tanto di disagio in particolare verso le persone disabili, anziani e bambini), esortiamo Arca sud ad anticipare agli amministratori le somme dei morosi così come prevede l'ultima legge regionale in materia”.

La comunicazione finisce con l’esortazione ad Aqp “ad istallare a sue spese i contatori elettronici così come hanno fatto in passato enti tipo l’Enel per rispettare anche coloro che sono in regola coi pagamenti”.



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