Nuovo ‘Fazzi’, Mellone precisa:«Il cantiere è attivo a tutto ritmo»

Le opere al nuovo ‘ Vito Fazzi’ sono state completate al 10%. Giungono le precisazione del Direttore Generale Asl Lecce, Valdo Mellone:’Il cantiere è attivo a tutto ritmo, agiamo per l’interesse pubblico’.

Ad oggi è stato completato oltre  il 10% dei lavori inerenti la costruzione del nuovo ‘Fazzi’; non il 4%, dunque, e neanche l'8% come erroneamente riportato. L’importo dei lavori è di 7 milioni e 200mila euro su 70.330.928,79 euro dell’appalto.

È anche vero, però, che come “la realizzazione degli elementi strutturali costituisce la parte più lenta dei lavori, non consentendo l'esecuzione in contemporanea di alcuna altra opera e non permettendo, quindi, alcuna accelerazione di rilievo”. A sottolinearlo è il Direttore Generale della Asl Lecce, Valdo Mellone, che attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione ripercorre con precisione tutti i passaggi della vicenda, aggiungendo, oltretutto, una precisazione non di poco conto: “Intanto il cantiere è attivo a tutto ritmo. Appaltante ed appaltatrice sono in costante contatto per la verifica del crono-programma. L'ASL è ben consapevole di dover vigilare per il perseguimento dell'interesse pubblico”.

In buona sostanza, ci fa sapere il dott. Mellone, solo nella fase conclusiva della parte strutturale potranno essere ridefinite dal RUP e dal Direttore dei Lavori le tempistiche ed il coordinamento congiunto di tutte quelle lavorazioni (tamponamento, impiantistica, rivestimenti ed allestimenti) che potranno essere eseguite in contemporanea, compatibilmente con le sostenibili condizioni di sicurezza.

Cattiva gestione? Mancanza di trasparenza? Operato illegittimo della Asl? Mellone rimanda al mittente tutte le accuse ricordando ulteriori dettagli. L’appalto in questione ha visto, sino ad ora, ben otto pronunce di Giudici (cinque di TAR e tre di Consiglio di Stato). Ad eccezione di una – annullante la prima aggiudicazione per vizi di rito – tutte le altre hanno visto la conferma dell'operato della ASL, consentendo la prosecuzione dell'appalto stesso. Inoltre nel novembre 2012 la procedura è stata oggetto di approfondita ispezione regionale che, ferma restando la pronuncia di illegittimità sulla prima aggiudicazione del 2011, ha dichiarato di aver "riscontrato un comportamento corretto e legittimo dell'ASL di Lecce nel definire quanto prima l'esito delle procedure per addivenire al contratti finale di affidamento dei lavori".

Ulteriori difficoltà sono sorte per via della sostituzione del Responsabile Unico di Procedimento (per decisione dell'apparato regionale, peraltro smentita in giudizio) – sottolinea il Direttore Melloneche ha costretto l'Azienda a farne carico al suo Direttore di Area, in situazione di notevole sovraccarico di lavoro. Altra difficoltà ha riguardato la Direzione dei Lavori, anch'essa oggetto di affidamento impugnato dalla Società esclusa in un giudizio che ha appena visto l'Azienda vittoriosa, ma costretta, nel frattempo, ad affidare la stessa Direzione ad un proprio Ingegnere, in aggiunta agli incarichi già ricoperti”.

Infine è insorta per il così detto credit crunch (ovvero la mancanza di credito bancario per l'appaltatrice) che ha portato l'ASL ad adottare uno strumento proprio ed originale con la così detta delibera "sblocca cantieri". ‘Tutto ciò l'Azienda ha fatto rifuggendo dalla attesa tranquilla dell'esito di giudizi in corso, che avrebbe consentito, legittimamente, di non assumersi responsabilità ma avrebbe portato, probabilmente, alla perdita del finanziamento ed al naufragio dell'opera’.

Relativamente a questo contesto – scrive ancora – l'appalto ha conosciuto due sospensioni legate direttamente alla emersa necessità di un monitoraggio geognostico del terreno di fondazione che ha rallentato le operazioni di scavo e, conseguentemente, di approfondimento ed integrazione degli studi geotecnici per complicazioni, non prevedibili, emerse in corso di lavorazione. E' stato altresì necessario integrare la progettazione con quello che ne consegue (perizie di variante, autorizzazioni superiori, esecuzione di maggiori scavi e maggiore spessore della platea di fondazione) che determinano uno spostamento complessivo del termine contrattuale di circa cinque mesi (nuovo termine 15.11.2015).