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Alphabet, la Casa Madre di Google, Risale e Supera la Valutazione Massima di 2 Trilioni di USD

Venerdì 26 aprile 2024, il valore azionario di Alphabet è cresciuto in un sol colpo di circa  300 miliardi di USD. Un tale balzo, pari a circa il 10%, ha consentito al valore di mercato della società di superare finalmente il traguardo dei 2 trilioni di USD – per la prima volta dal mese di novembre 2021. Un tale incremento nel valore dell’azione è stato il più alto che si sia rilevato da quando il titolo segnò il notevole balzo del 16% nel mese di luglio 2015. La casa madre di Google, che rivendica a giusto titolo un posto tra le aziende la cui valutazione è di 2 trilioni di USD, testimonia degli sforzi della detta società volti ad accelerare la propria crescita nel 2024.

Ricavi del Q1 2024

Il balzo – forse senza precedenti nella storia del mondo intero – nel valore di mercato del titolo Alphabet venerdì è stato notevolmente influenzato dall’annuncio della società circa i propri risultati nel primo trimestre 2024. Tali risultati sono stati superiori di gran lunga a tutte le previsioni degli analisti. La società ha comunicato ricavi pari a 80,54 miliardi di USD nel Q1. Tali ricavi rappresentano un aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e segnano il tasso più veloce di crescita ottenuto da Alphabet sin dal 2022. Il “London Stock Exchange Group (LSEG)” –  la maggiore società di informazioni finanziarie e di borsa con sede nella City di Londra, in Inghilterra.- aveva invece previsto ricavi pari a 78,59 miliardi di USD per Aphabet.

Gli utili per azione di Alphabet erano previsti a 1,51 USD, ma la società ha invece dichiarato 1,89 USD per il trimestre conclusosi a marzo. Grazie al percepimento di utili più elevati, Alphabet ha registrato un formidabile margine di profitto del 29% nel primo trimestre del 2024. Tale margine ha rappresentato un pregevole aumento rispetto a quello del primo trimestre del 2023, pari al 22%. Per quanto concerne l’utile netto, Alphabet ha comunicato 23,7 miliardi di USD prodotti nel primo trimestre del 2024, ossia un incremento del 57% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Per festeggiare una tale, straordinaria e, forse, unica performance, il consiglio di Amministrazione ha approvato per la prima volta il pagamento di dividendi agli investitori. La società ha anche affermato che, in futuro, l’intenzione è di retribuire gli investitori trimestralmente tramite dividendi soggetti a revisione e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della società. Questa mossa avviene sulla scia dell’annuncio dato da Meta, un gigante della tecnologia statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, ed i servizi di messaggistica istantanea WhatsApp e Messenger,  riguardante la distribuzione di dividendi anch’essa per la prima volta nel mese di febbraio.

In questa prima distribuzione di dividendi, gli investitori di Alphabet riceveranno ben 20 centesimi di dollaro per ciascuna delle azioni di classe A, B e C il 17 giugno; tali pagamenti saranno effettuati a favore di tutti gli azionisti presenti nel relativo archivio alla data del 10 giugno. Inoltre, la società riacquisterà azioni proprie di classe A e di classe C per la gigantesca cifra pari a ulteriori 70 miliardi di USD dopo la relativa approvazione del consiglio di amministrazione, affermando che ciò è a tutela degli interessi degli azionisti e della società. Meta ha anche approvato il riacquisto di azioni proprie per un ulteriore, massiccio importo pari a 50 miliardi di USD.

Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet, ha attribuito gli eccezionali risultati del primo trimestre alla vigorosa performance nell’acquisizione di traffico, di YouTube e di servizi cloud. La società ha generato ingenti profitti pari a 8,09 miliardi di USD dalla pubblicità su YouTube mentre Wall Street aveva previsto profitti pari a 7,72 miliardi di USD. I servizi cloud di Google hanno generato altri e ingenti profitti pari a 9,57 miliardi di USD, un importo prossimo agli attesi 9,35 miliardi. Inoltre, il “Traffic Acquisition Cost (TAC)”, ossia il costo di acquisizione del traffico, che rappresenta le spese sostenute da una società su Internet per ottenere traffico qualificato,  ha totalizzato profitti di ben 12,95 miliardi di USD mentre  la società d’informazioni sui mercati StreetAccount aveva invece previsto 12,74 miliardi.

Dal canto suo, Google ha generato autonomamente profitti pari a 61,66 miliardi di USD dalla sola vendita di pubblicità. Si è trattato di una crescita oltremodo significativa rispetto ai profitti pari a 54,55 miliardi di USD generati nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale aumento delle vendite indica un radicale e marcato consolidamento della prospettiva pubblicitaria di Google, che rappresenta la fonte di profitto fondamentale del business dopo le difficoltà del  2022 e del 2023.

Google prevede che la curva ascendente nelle vendite pubblicitarie prosegua il suo quasi inarrestabile cammino mentre l’inflazione e i tassi d’interesse si stabilizzano e i marchi diventano più fiduciosi riguardo al contenimento delle proprie spese, specificamente riguardo a quelle in pubblicità. Dall’altro lato, gli abbonamenti, le piattaforme e i dispositivi Google hanno anch’essi generato significativi, formidabili redditi per complessivi 8,74 miliardi di USD, a fronte dei 7,41 miliardi di USD prodotti nel medesimo trimestre dell’anno precedente.

 La Spinta Dell’IA

Nel dare il dovuto credito ai predetti canali per il loro davvero consistente contributo ai redditi societari relativi al primo trimestre, il signor Pichai ha anche riconosciuto che una consistente quota dei ricavi reddituali di Google è dovuta ai consistenti investimenti della società nell’IA. Lontani, davvero lontani sono i giorni nei quali utilizzavamo solo Google per ricercare informazioni quali le ricette culinarie, i siti dei casinò con bonus senza deposito e le ultime notizie. Oggigiorno, grazie all’integrazione tra le funzionalità e gli strumenti  dell’Intelligenza Artificiale su Google, la maggior parte degli individui utilizza sempre più diffusamente la piattaforma per migliorare produttività ed efficienza.

Google ha investito massicciamente in funzionalità alimentate dall’IA e incentrate sul lavoro rese disponibiili per la clientela che utilizza Google Workspace. Tali funzionalità comprendono un aumento significativo dei linguaggi utilizzabili per la trascrizione automatica su Google Meet, la convenientissima funzionalità “Help me Write” (osia “Aiutami a scrivere”) su Gmail  – che consente agli utenti di approfittare dei suggerimenti dell’IA per scrivere un’email -, lo strumento di “instant polish” (ossia, di revisione istantanea) che riscrive le bozze degli appunti trasformandole in mail complete, e svariate opzioni automatizzate utili a organizzare le informazioni digitate in Google Docs e in Google Sheets. L’amministratore delegato di Alphabet ha comunicato che si è registrato un significativo incremento delle ricerche Google che utilizzano le panoramiche dell’IA.

Nelle considerazioni finali sulla pubblicazione del resoconto dei ricavi nel Q1 di Alphabet, il signor Pichai ha affermato che la leadership della società nella ricerca e nell’infrastruttura in tema di IA, unitamente al suo unico e crescente impatto globale sui prodotti, l’ha messa in una favorevole posizione d’avanguardia in vista della prossima ondata di innovaziioni che si manifesteranno senza dubbio alcuno nel campo dell’IA. Le azioni di Alphabet sono state negoziate ultimamente al prezzo di 173,55 USD, con uno straordinario balzo dell’11,7% e con un valore di mercato ai massimi storici, pari a 2,19 trilioni di USD.