Tentate lesioni, detenzione e porto illegale di arma da fuoco e clandestina, ricettazione: queste le accuse contestate ad un 48enne di Novoli che sparò un colpo di pistola in un mobilificio.
L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, sarebbe stata avviata in seguito ad un esposto presentato in Procura. L'ex primo cittadino e i quattro assessori dovranno presentarsi davanti ai giudici il 5 giugno.
A dare il via agli accertamenti, la denuncia presentata dalla figlia di una signora di Squinzano. Questa ritiene che alla base del peggioramento delle condizioni di salute della madre, vi possa essere la trasfusione di sangue infetto.
S.I. 33enne di Salice Salentino è stato ritenuto colpevole del reato aggravato di peculato. L'inchiesta, condotta dal Pubblico Ministero Giovanni Gagliotta, faceva riferimento a fatti risalenti al dicembre del 2011.
Il collegio della seconda sezione ha ritenuto il 38enne Andrea Stursi colpevole del reato di bancarotta fraudolenta. La sua azienda fu dichiarata fallita dal Tribunale di Lecce, il 18 dicembre 2013.
Si sarebbe dovuta svolgere oggi l'udienza preliminare innanzi al gup Alcide Maritati, slittata al 16 marzo per un difetto di notifica. Due broker leccesi e altri tre imputati rischiano di finire sotto processo.
Un giovane di Squinzano è stato condannato a due anni per omicidio stradale. Aveva travolto un 79enne di Trepuzzi mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Il giudice ha escluso l'aggravante della guida sotto effetto di stupefacenti.
Il gup ha rinviato a giudizio U.B., 57enne di Spongano, per il reato di violenza sessuale. L'imputato dovrà presentarsi in data 12 aprile, innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale, per l'inizio del processo.
Il 65enne leccese, che all'epoca dell'aggiudicazione dei lavori ricopriva l'incarico di consulente giuridico del sindaco Adriana Poli Bortone, dovrà ripresentarsi l'8 marzo per il proseguo dell'udienza preliminare innanzi al gup Giovanni Gallo e rischia il rinvio a giudizio.
Pierluigi Porpora, direttore della filiale delle Poste di Santa Rosa e Gianluca De Gennaro, nipote della anziana raggirata sono finiti ai domiciliari con l'accusa di falso ideologico e furto aggravato.