I fatti si sarebbero verificati per ben 6 anni ed in particolare tra il 2016 ed il 2022. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia del padre di un ragazzo.
Va detto che gli arresti non sono immediatamente esecutivi ed il collegio difensivo potrà proporre ricorso in Cassazione. Sono state invece rigettate altre tre istanze.
In particolare, il giovane avrebbe costretto i genitori, con una serie di minacce di morte, a consegnargli quotidianamente, tra i 30 e i 50 euro, per l'acquisto di cocaina.
Rispondono a vario titolo di violazioni dei vincoli paesaggistici, della normativa edilizia e deturpamento di bellezze naturali, abuso d’ufficio e falsità ideologica.
I risultati della perizia, che dovrà accertare la capacità d'intendere e di volere al momento dei fatti e la capacità di stare in giudizio, si conosceranno nei prossimi mesi.
Il processo si aprirà il 5 ottobre, dinanzi al gup Giulia Proto, dopo l'istanza della difesa avanzata questa mattina, nel corso dell'udienza preliminare.