Il gip ha fissato l'incidente probatorio per il 7 novembre. Dunque, lunedì mattina sarà ascoltata una ragazza di origini dominicane che avrebbe offerto prestazioni sessuali a pagamento nell'appartamento del magistrato Giuseppe Caracciolo.
Si sono svolti in mattinata gli interrogatori di garanzia di Georgia Bagordo, 21enne di San Pietro Vernotico finita ai domiciliari perché all'ottavo mese di gravidanza e di Alberto Mangeli, 50enne di Squinzano ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale brindisino.
Cosimo Palmieri, 42enne leccese già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato con l'accusa di rapina aggravata in concorso con un complice: è ritenuto l'autore del colpo messo a segno ai danni della stazione Q8, sulla Lecce-Maglie.
Il difensore di Lagalla, l'avvocato Antonio Savoia, aveva chiesto l'ascolto dell'imputato. Il 48enne imprenditore squinzanese è accusato di abuso d'ufficio, così come Fernanda Metrangolo ed il figlio Carlo Marulli (rispettivamente zia e cugino di Lagalla).
Il gup Alcide Maritati, al termine del processo con il rito abbreviato, ha inflitto una condanna a tre anni (ciascuno) per i quattro imputati considerati gli autori della violenta rapina ad un anziano.
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere sette dei nove 'criminali imprenditori' arrestati al termine dell'operazione chiamata 'Staffetta' perché a turno il clan gestiva un cellulare su cui arrivavano le ordinazioni di cocaina.
Una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Specchia ha arrestato in flagranza del reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Eros Calabrese, 29enne e Biagio Bleve, 25enne, entrambi di Corsano e già conosciuti alle forze dell'ordine
Le indagini presero avvio, dopo la denuncia del curatore fallimentare della So.me.a, un'azienda che si occupava della vendita di capi d'abbigliamento. Il professionista riscontrò una serie di irregolarità 'in odor' di bancarotta.
Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione per il 38enne avvocato leccese. Il suo difensore Luigi Rella aveva chiesto la revoca dell'ordinanza di misura cautelare.
L'ingegnoso stratagemma sarebbe emerso a seguito dell'ascolto a 'sommarie informazioni' proprio di alcuni clienti e consumatori. Ventitré di questi sono indagati a piede libero per favoreggiamento.