Si è svolta questa mattina la conferenza stampa dei consiglieri che con le loro dimissioni hanno posto fine al governo di Carlo Salvemini. L’ex primo cittadino non lascia la politica, ma solo il Consiglio Comunale.
Dopo il Consiglio Comunale che ha approvato la manovra pluriennale di riequilibrio, ma sancito l’assenza di una maggioranza il primo cittadino si è dimesso dalla carica. Si torna al voto.
Nessun colpo di scena: i consiglieri di centrodestra e di Prima Lecce hanno firmato davanti ad un notario per sfiduciare Carlo Salvemini che nel frattempo si dimette.
Sembra quasi certo che i leccesi torneranno al voto: saranno loro, infatti, a decidere da chi vogliono essere governati. La campagna elettorale è aperta.
Come previsto il piano di riequilibrio ha ottenuto il voto favorevole, ma il primo cittadino deve fare i conti con l'assenza di una maggioranza. Nelle prossime ore si conoscerà il suo futuro.
Il Ministero dello Sviluppo Economico di Luigi Di Maio ha dato il via libera alla ricerca del petrolio, ma il titolare del Dicastero dell’Ambiente ribadisce la contrarietà alle trivelle. “Siamo il Governo del cambiamento e siamo uniti nei nostro obiettivi”.
La decisione del primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando di sospendere l'articolo 13 del decreto sicurezza caro a Matteo Salvini ha ricevuto eco in altri Comuni italiani, molti governati da giunte di centrosinistra.
Il provvedimento prevede, tra l’altro, il rincaro dell’addizionale Irpef, della Tosap temporanea e la tassa sui passi carrabili. Sul suo futuro il sindaco aspetta il voto dell’Aula il 7 gennaio.
Con il voto all’unanimità il Consiglio Comunale di Lecce ha garantito la continuità aziendale alla Lupiae Servizi. Un passo importante che non basta a uscire dalla crisi.