Accusato di aver violentato una 13enne: il giudice archivia l’inchiesta sul sacerdote

Il gip Cinzia Vergine ha rigettato l’opposizione all’archiviazione, presentata dalla difesa, anche per la madre e la nonna della presunta vittima

Si conclude con l’archivazione l’inchiesta sui presunti abusi sessuali nei confronti di una 13enne, per mano di un sacerdote.

Il gip Cinzia Vergine ha rigettato la richiesta di opposizione all’archiviazione presentata dalla difesa. Ieri mattina, si è tenuta la discussione in aula. Nelle ore successive, il giudice ha emesso il decreto di archivazione.

Il giudice sostiene nel provvedimento, anzitutto, che un ulteriore ascolto della minore sarebbe tacciabile di inattendibilità per il tempo trascorso. Inoltre sarebbe esposto al rischio d’inquinamento probatorio e di condizionamenti esterni, dovuto al ripetersi delle dichiarazioni. Il giudice ritiene che risentire la ragazza, potrebbe esserle causa di turbamento e inoltre l’ascolto non sarebbe utilmente spendibile per validare una nuova versione. Conclude il gip, affermando che gli elementi acquisti non permettono di sostenere l’accusa in dibattimento.

Durante l’udienza di ieri, l’avvocato Benedetto Scippa, difensore del padre della ragazza, chiedeva di disporre nuove indagini, sostenendo che fosse necessario risentire la 13enne. Quest’ultima, era stata ascoltata nel corso dell’incidente probatorio e avrebbe solo parzialmente confermato gli abusi subìti. In seguito, il consulente tecnico, nella relazione da lei redatta, sottolineava la capacità di ricordare e riferire i fatti. Inoltre, nel corso della testimonianza, continuava il perito, non sarebbe emersa l’esistenza di fattori interni o esterni capaci di incidere sull’idoneità a testimoniare e sull’attendibilità.

Il pubblico ministero Stefania Mininni ha invece ribadito la richiesta di archiviazione, sulla scorta della “ritrattazione” da parte della 13enne. La giovane, infatti, confidò ad una psicologa della struttura protetta in cui si trovava, di essersi inventata tutto, per una sorta di vendetta nei confronti della madre.

La ragazza vedeva, infatti, nella frequentazione di quest’ultima con il sacerdote, la causa del proprio disagio.

Il gip Cinzia Vergine, nel decreto, ha disposto l’archivazione anche per la madre e la nonna della presunta vittima, come richiesto dalla Procura. Inizialmente eranno state entrambe iscritte nel registro degli indagati. Sono difese dall’avvocato Francesco Cavallo.



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