Una 16enne perse la vita in un incidente stradale e l’amico finì in coma. Conducente dell’auto sotto processo

Il gup ha rinviato a giudizio M.T., 40enne di Melissano che risponde delle ipotesi di reato di omicidio stradale e lesioni personali gravi

Finisce sotto processo l’uomo coinvolto alla guida dell’auto nel tragico incidente stradale in cui perse la vita Luna Benedetto, a soli 16 anni, su viale Giovanni Paolo II, a Lecce. Non solo, poiché lamico che guidava lo scooter venne ricoverato in gravi condizioni e trascorse dieci giorni in coma.

Al termine dell’udienza preliminare, il gup Giulia Proto ha rinviato a giudizio M.T., 40enne di Melissano. L’imputato risponde delle ipotesi di reato di omicidio stradale e lesioni personali gravi. Assistito dallavvocato Mauro Margarito, potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento in aula. Il processo inizierà il 18 novembre prossimo davanti al giudice monocratico della prima sezione penale, Elena Coppola.

I genitori e il fratello del ragazzo rimasto ferito si sono già costituiti parte civile, in una scorsa udienza, rispettivamente con gli avvocati Ladislao Massari e Flavio Cimmino.

I familiari della ragazza non si sono costituiti parte civile.

Linchiesta

Il 14 giugno del 2020, Luna Benedetto stava tornando a casa, in sella ad uno scooter guidato da un amico che stava svoltando verso via Rapolla, quando il mezzo a due ruote venne colpito in pieno, al centro della carreggiata, da una Renault Megane, guidata da M.T.. Il terribile impatto causò limmediato decesso di Luna Benedetto.

Il conducente dellauto risultò negativo ai test alcolemici e tossicologici. Ed ascoltato dagli inquirenti sostenne di non aver visto lo scooter svoltare e di non avere neanche avuto il tempo di frenare per evitare il violento impatto.

Dalle indagini condotte dal pm Alessandro Prontera sarebbe emerso come il conducente guidasse ad una velocità eccessiva in un tratto di strada poco illuminato: 112 kmh in un punto in cui il limite consentito è di 50 kmh (oltre il doppio).



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