Insultava e picchiava i figli adottivi con cinture e bastoni? Una 41enne sotto processo per maltrattamenti

I fatti contestati dalla Procura si sarebbero verificati per ben otto anni, tra il 2015 ed il 2023.

Finisce sotto processo una 41enne di un paese alle porte di Lecce, accusata di aver picchiato con cinture e bastoni ed umiliato i due figli adottivi, fino all’età di 16 e 17 anni. Il gup Stefano Sala, al termine dell’udienza preliminare di oggi, ha rinviato a giudizio l’imputata per maltrattamenti in famiglia, accogliendo l’istanza del pubblico ministero Rosaria Petrolo. Il processo si aprirà il 3 febbraio del 2025, davanti ai giudici della prima sezione collegiale.

I due ragazzi, ora maggiorenni, assistiti dai legali Fabio Corvino e Gianluca Tarantino, si sono costituiti parte civile.

I fatti contestati dalla Procura si sarebbero verificati per ben otto anni e nello specifico tra il 2015 ed il 2023. I due fratellini, all’epoca minorenni, sarebbero stati, in più occasioni, percossi e insultati dalla matrigna. In particolare, il ragazzo, secondo l’accusa, veniva picchiato con una cintura, ma anche con calci, pugni e schiaffi e ci sarebbe stata la necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso. In una occasione, la 41enne lo avrebbe anche morso ai fianchi, provocandogli dei lividi.

La ragazzina veniva insultata con epiteti offensivi del tipo “cotoletta” per il suo aspetto fisico. Ed al mare, la figlia adottiva veniva obbligata, attraverso minacce, a togliersi il copricostume. Anche lei, come il fratellino, sarebbe stata picchiata in più occasioni, se non andava bene a scuola o se non metteva in ordine a casa. E costretta, sotto minaccia, a eseguire lavori domestici.

La giovane si è poi confidata con un professore e dopo la segnalazione della scuola si è giunti all’apertura di un’inchiesta. La ragazza venne anche sentita attraverso l’ascolto protetto, durante l’incidente probatorio.

Le accuse della Procura verranno ora vagliate nel corso del processo.

La 41enne, difesa dagli avvocati Paolo Spalluto ed Andrea Capone, potrà difendersi dalle accuse durante il dibattimento.