54enne morto in ospedale per un arresto cardiaco, poche ore dopo il vaccino. Chiesta archiviazione per sette medici

Per i consulenti della Procura, che ha avanzato l’istanza, non ci sarebbe stata una “colpa medica” nella condotta degli indagati.

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Chiesta l’archiviazione dell’inchiesta in cui erano stati iscritti, nel registro degli indagati, sette medici, per la morte di un 54enne di Galatone deceduto nel gennaio del 2022, per arresto cardiaco, dopo i malori accusati a poche ore di distanza dalla somministrazione della prima dose di vaccino anti-Covid.

L’istanza porta la firma del pm Donatina Buffelli e è stata avanzata sulla scorta delle conclusioni del medico legale Alberto Tortorella e del cardiologo Giuseppe Antonio De Giorgi e l’ultima parola spetterà al gip. Per i due consulenti della Procura non ci sarebbe stata una “colpa medica” nella condotta degli indagati.

I legali dei familiari della vittima, gli avvocati Massimo Aprile e Francesco Protopapa, valuteranno se presentare opposizione alla richiesta di archiviazione, risalente ad alcuni mesi fa, ma notificata nelle scorse ore.

I medici sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Alessandro Stomeo e Benedetta Frezza.

Va detto che in vista dell’autopsia, il medico curante, quattro medici dell’ospedale di Galatina e due colleghi di Gallipoli, erano stati iscritti nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia dei familiari della vittima. Secondo la ricostruzione dei fatti confluita in un esposto, a metà gennaio del 2022, il 54enne di Galatone aveva ricevuto la prima dose di vaccino anti covid presso l’hub vaccinale e poche ore dopo, aveva avvertito dei forti dolori al petto.

Visto il persistere della situazione, si era recato due giorni dopo al pronto soccorso di Gallipoli e dopo essere stato dimesso, era tornato a casa. Il 17 gennaio, invece, il medico curante gli aveva prescritto una visita cardiologica e il giorno successivo, il 54enne si era recato presso l’ospedale di Galatina. Dopo l’elettrocardiogramma era stato dimesso, ma era rientrato poco dopo in ospedale per il persistere dei dolori. Era stato quindi sottoposto ad una Tac all’addome ed al torace e gli era stato prescritto il ricovero. Il 54enne aveva deciso comunque di rientrare a casa. Il 19 gennaio, in piena notte, aveva chiamato il fratello, chiedendogli di accompagnarlo in ospedale. Ed era stato nuovamente condotto al nosocomio di Galatina, per poi morire, dopo poche ore, per arresto cardiaco.

Ora sarà il gip a decidere se archiviare l’inchiesta.