Avrebbero confermato le accuse al cugino per gli abusi sessuali e i palpeggiamenti, subiti fino al 2011. Questa mattina è continuato l'incidente probatorio già iniziato il 5 luglio scorso, ma interrotto per motivi tecnici. Sono state ascoltate la cugina maggiorenne che, nei mesi scorsi, ha presentato denuncia ai Carabinieri e la più piccola. Essendo quest'ultima minorenne è stata sentita in forma protetta dinanzi al gip del Tribunale dei Minorenni, Addolorata Colluto e del pubblico ministero, dr.ssa Anna Carbonara. Erano presenti per l'ascolto della cugina più grande, il gip Carlo Cazzella ed il pm Maria Vallefuoco. Naturalmente, l'incidente probatorio è avvenuto alla presenza della psicologa Maria Grazia Felline, della psicoterapeuta Martina Civino e del consulente di parte.
La minore è stata sentita nella forma dell'ascolto protetto, mentre in merito alla deposizione della cugina più grande si è provveduto a videoregistrare le sue dichiarazioni. Adesso, i due consulenti della Procura e quello nominato dall'indagato, daranno inizio alle operazioni peritali e gli esiti saranno esposti, nella prossima udienza fissata per il 14 ottobre. In quella stessa giornata, l'ingegnere informatico Silverio Greco illustrerà i risultati. L'esito della perizia, sarà molto importante per capire se questi sms fossero di tenore "piccante" o comunque rivelatori di un rapporto sessualmente morboso tra cugini.
L'indagato, un 23enne dell'hinterland di Maglie, è difeso dall'avvocato Antonio Mariano. Le due ragazze (ricordiamo che i tre cugini protagonisti della torbida vicenda sono figli di tre fratelli) sono entrambe assistite dall'avvocato Raffaelle Di Staso.
Le presunte vittime di abusi sessuali hanno, attualmente, rispettivamente 19 e 16 anni La maggiorenne ha ribadito quest'oggi di essere stata violentata per alcuni anni dal cugino più grande e di avere avuto con lui rapporti sessuali completi. Pochi mesi fa, la ragazza si sarebbe confidata con la cugina più piccola. Questa, non sarebbe rimasta sorpresa più di tanto; infatti, anche lei avrebbe subito attenzioni morbose da parte del parente. In questo caso, il cugino si sarebbe "limitato" a toccatine intime e palpeggiamenti.
Durante l'incidente probatorio odierno, la minorenne avrebbe confermato quanto detto alla cugina "confidenzialmente". Inizialmente, quest'ultima venne ascoltata come semplice persona informata dei fatti; successivamente, gli inquirenti ritennero di doverla ascoltare come presunta persona offesa.
