Giornalista diffamato dopo un articolo online? Archiviazione per i Dirigenti del Nardò e due tifosi

Il gip Simona Panzera ha accolto la richiesta del pubblico ministero Paola Guglielmi poiché manca il “requisito strutturale del reato di diffamazione”.

Si conclude con l’archiviazione il fascicolo d’indagine sulla nuova dirigenza del Nardò Calcio e due tifosi che finirono sotto inchiesta dopo le critiche ad un giornalista per un articolo pubblicato su di una testata sportiva online. Il gip Simona Panzera ha accolto la richiesta del pubblico ministero Paola Guglielmi, poiché manca il “requisito strutturale del reato di diffamazione”.

Disposta l’archiviazione, dunque, per il presidente della squadra, l’avvocato Salvatore Donadei; i dirigenti Alessio Antico, Antonio Vincenti e Silvano Toma; il responsabile dell’ufficio stampa Fernando Salvatore Pero e l’addetto stampa Adriano Tedesco. E peri due tifosi Piero Rizzo e Matteo Federico Caputo che avevano commentato un post su Facebook.

La società del Nardò Calcio è assistita dall’avvocato Giuseppe Corleto. I due tifosi sono, invece, difesi dal legale Raffaele Benfatto. La “persona offesa” che aveva presentato opposizione all’archiviazione era invece assistita dall’avvocato Luigi Corvaglia.

Nello specifico, era finito “sotto accusa” un comunicato stampa della società, in risposta all’articolo, risalente all’agosto scorso. Non solo, poiché il testo era affiancato dalla foto del giornalista con indosso la maglia del Gallipoli (storica rivale del Nardò Calcio). Il tutto veniva postato su Facebook e seguivano una serie di commenti, ritenuti dal giornalista diffamatori e minacciosi.



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