Armi in odore di Scu scoperte dal cane-finanziere ‘Olivia’: Lanzillotto condannato a 2 anni e 6 mesi

Il gip ha emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti del 31enne di Galatone Fabio Lanzillotto, nel processo con rito abbreviato. I carabinieri risalirono a lui, in seguito alle analisi di laboratorio delle impronte sulle armi.

Avrebbe nascosto in casa di un amico, suo complice, un fucile a canne mozze, ma il fiuto infallibile del cane-finanziere "Olivia" avrebbe mandato in fumo il piano. Il 31enne di Galatone, Fabio Lanzillotto è stato condannato a 2 anni e 6 mesi dal gup Stefano Sernia.

La condanna fa, dunque, riferimento soltanto al possesso di un fucile a canne mozze. Infatti, dalle analisi di laboratorio delle impronte rilevate su di una busta in cellophane, si sarebbe potuto risalire, nei confronti dell'imputato, soltanto alla "paternità" del fucile. Il giudice ha così accolto la richiesta dei suoi difensori, gli avvocati Roberto De Mitri Aymone e Cosimo Rampino. In precedenza, il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci aveva invocato una condanna 5 anni.
 
Il 31enne rispondeva dell'accusa di detenzione abusiva di armi comuni da sparo e relativo munizionamento e detenzione di arma clandestina. I carabinieri risalirono a Lanzillotto, in seguito alle suddette analisi di laboratorio. Nel settembre scorso, questi fu raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini.
  
Invece, nel gennaio del 2014, i militari arrestarono Antimo Marzano, 32enne di Galatone, già noto alle Forze di Polizia. Infatti, le unità cinofile della Compagnia della Guardia di Finanza di Lecce eseguirono una perquisizione domiciliare a casa sua. All’interno del garage, il cane-finanziere “Olivia” iniziò a sentire qualcosa. Dopo svariate ricerche venne notata sul pavimento una zona con una cementificazione diversa da quella del resto del locale. Proprio lì sotto, i finanzieri trovarono una nicchia ricoperta di legno con all’interno un vero e proprio arsenale. Vennero rinvenuti due fucili a canne e calcio mozzato chiusi dentro buste di cellophane e un borsello con due pistole. Alcune armi risultarono con matricola abrasa, mentre l’altra pistola era di tipo “soft air” di libera vendita. Assieme alle armi numerose munizioni sia per la pistola che per i due fucili. Il 32enne di Galatone fu subito tratto in arresto.
  
Antimo Marzano fu condannato a nove anni per concorso nel tentato omicidio di Marco Caracciolo, avvenuto nel 2012 davanti al bar “L’Elix”di Galatone, mentre Fabio Lanzillotto, per lo stesso reato, prese otto e quattro mesi, così come Antonio Patera. Furono anche condannati a dodici anni di reclusione per "tentato omicidio", Giuseppe Marzano e Mattia Marzano, rispettivamente il fratello ed il padre di Antimo.



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