
Continua senza sosta la lotta alle piazze di spaccio nella provincia di Lecce da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale. Questa volta l’amaro epilogo è toccato a due fratelli salentini, arrestati in flagranza di reato. L’accusa da cui dovranno difendersi è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma da guerra.
Questi i fatti. A Monteroni di Lecce gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno stretto le manette ai polsi di un 32enne ed un 37enne. I guai per i due salentini sono cominciati durante un controllo. Qualcosa deve aver catturato l’attenzione dei militari che, per chiarire i ‘dubbi’, hanno proceduto ad una
perquisizione personale, successivamente estesa anche all’abitazione.
Nascosti in uno scomparto di una parete attrezzata nel soggiorno e all’interno del cassetto di un comodino nella camera da letto c’erano circa 50 grammi di sostanza stupefacente, si sospetta “cocaina”, già suddivisa in dosi e destinata
ad una probabile attività di spaccio. I militari hanno trovato anche mezzo grammo di marijuana”, quasi mezzo chilo di “hashish” e la somma di 1.650 euro che il più giovane teneva custodita nel proprio portafogli e ritenuta provento di una possibile attività illecita.
Durante la perquisizione, è stato rinvenuto un fucile d’assalto del tipo Kalashnikov con caricatore “a banana”. Quest’ultimo rinvenimento è stato possibile solo grazie ad un particolare acume investigativo dei militari che, essendosi posizionati in punti di osservazione strategici, hanno notato uno dei due fratelli uscire sul balcone sul retro dell’appartamento e lanciare l’arma nel giardino retrostante unitamente ad un involucro in cellophane.
I Carabinieri sono riusciti a recuperare l’arma, unitamente all’involucro che si è poi scoperto contenere 57 proiettili cal. 7,62.
Nello stesso contesto operativo è stata rinvenuta una torcia manganello in alluminio, un coltello a serramanico avente lunghezza complessiva di circa 25 cm di cui 12 di lama ed un coltello a serramanico dalla lunghezza 21 cm di cui 9 di lama. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Al termine delle formalità, i due fratelli sono stati arrestati e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sono stati accompagnati a “Borgo San Nicola” di Lecce.