Armato di pistola, minaccia il figlio del titolare di un bar e fugge via con il bottino. In manette 45enne leccese

La rapina nel pomeriggio di ieri in Via Adriatica a Lecce. l’arresto a opera degli agenti della Volante. Non è stata ritrovata l’arma, né l’incasso.

Nel  pomeriggio di ieri, gli Agenti della Squadra Volante della Questura di Lecce, sono intervenuti in un bar di via Adriatica,  per una segnalazione di  aggressione in atto da parte di un giovane armato di pistola del quale è stata fornita la descrizione.

Dalle prime notizie acquisite sul posto, i poliziotti hanno appurato che si era consumata una rapina, in quanto il malvivente era entrato all’interno di un bar, estraendo una pistola dalla cintura dei pantaloni e, dopo averla puntata verso il  figlio del titolare, che in quel momento si trovava dietro la cassa, ha minacciato di sparargli e di buttargli contro gli espositori di vetro.

Mentre il rapinatore era intento a caricare la pistola in direzione del giovane, costretto a gettarsi per terra dietro al banco, il cassiere, approfittando della momentanea distrazione è uscito in strada da una porta laterale per chiamare il 113.

Nel frattempo il  malvivente,  dopo aver girato l’angolo del bancone, si è diretto verso  la cassa dove ha prelevato  banconote e scontrini, davanti a diversi clienti intimoriti.

Dopo essere uscito dal bar, poi, è rientrato nuovamente per portare via delle caramelle da alcuni espositori, mettendole in tasca prima di darsi alla fuga.

Immediatamente, gli agenti si sono posti  alla ricerca della persona descritta che è stata individuata, immediatamente dopo, in una strada adiacente al luogo dove si erano svolti i fatti.

Inoltre hanno accertato che il rapinatore, successivamente identificato nella persona di Giovanni Mazzo, leccese 45enne, era persona già conosciuta alle forze di polizia per precedenti per rapina e altro ed era frequentatore di quell’esercizio commerciale.

Nel corso degli accertamenti gli agenti hanno rinvenuto, nella tasca posteriore destra dei pantaloni, sette scontrini e una ricevuta di pagamento SISAL PAY, tutti dell’esercizio commerciale dove era stata perpetrata la rapina, che si è accertato dopo, essere scontrini non pagati dal rapinatore nei giorni passati e conservati dal titolare.

Non è stata ritrovata né l’arma e né la refurtiva che, a detta del titolare del bar, ammonterebbe alla somma di circa 3000 euro.

Al termine degli accertamenti di rito, Mazzo è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce con l’accusa di rapina aggravata in flagranza.



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