Sembra che in queste ore il territorio salentino stia vivendo un incubo dal quale non riesce a risvegliarsi. Magari fosse solo un problema di sonno. Perché gli incidenti stradali degli ultimi giorni stanno davvero angosciando automobilisti e cittadini della provincia leccese. Neanche il tempo di accettare la morte dei due giovanissimi – una 19enne di Ugento ed un 17enne di Lizzanello – che l’ennesimo sinistro torna ad occupare prepotentemente spazio nelle colonne dei quotidiani locali. Stavolta, però, parliamo di prognosi riservata per uno dei coinvolti, pertanto non vi sarebbe pericolo di vita per la vittima (che ha avuto la peggio) dello scontro avvenuto intorno alle 22.30 di ieri. Procediamo con ordine nel racconto dei fatti.
Siamo in località “Torre Nasparo” (Marina di Tiggiano). Due adolescenti di Corsano vengono investiti da una Citroen mentre stavano tornando da una festa. Poi, all’improvviso, il conducente dell’auto non si accorge della coppia di amici – con ogni probabilità per via del buio, unitamente alla pericolosità del tratto – e accidentalmente li prende in pieno. Un impatto che ha preoccupato moltissimo l’uomo, incredulo di fronte all’episodio, che senza pensarci due volte è sceso per prestare soccorso ad entrambi i ragazzini.
Ad intervenire sul posto, chiamati dall’automobilista, i sanitari del 118. Il personale paramedico, accortosi della situazione grave, ha subito disposto un trasferimento immediato – in codice rosso – presso l’ospedale Vito Fazzi” di Lecce. Dopo i primi esami clinici, pare che al momento non vi siano pericoli di vita per nessuno dei giovani travolti dalla vettura. Come anticipato in apertura, uno avrebbe riportato seri traumi in diverse parti del corpo; per l’altro, invece, solo qualche lieve lesione ed ora si trova al “Cardinale Panico” di Tricase. Ne avrà per dieci giorni.
Per i rilievi del caso, sul luogo c’erano i carabinieri di Corsano assieme ai colleghi del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Tricase. Le forze dell’ordine, lo si è detto ad inizio articolo, stanno lavorando incessantemente proprio a causa delle clamorose tragedie avvenute nelle zone più disparate del “Tacco d’Italia”.